Sconti sulla Tari ai commercianti? «Cavalli fa propaganda, ma il bilancio comunale dice altro»

«Trovo scandaloso sfruttare un incarico pubblico per dire “balle” alla luce della candidatura alle Regionali». Non ci va leggero Massimo Trespidi (Liberi) nel commentare in commissione – mentre si discuteva del bilancio previsionale 2020 – le parole rilasciate dall’assessore al commercio Stefano Cavalli al quotidiano Libertà. In un’intervista a pochi giorni dalle Elezioni Regionali del 26 gennaio – dove è candidato per la Lega - nel suo ruolo di assessore al commercio ha lanciato alcune proposte, come quella di scontare la Tari ai negozianti del centro e rendere esenti dall’Imu coloro che avviano un’attività per i primi cinque anni. Parole, a detta dell’opposizione, in netta contraddizione e divergenti con il bilancio previsionale che la Giunta Barbieri ha presentato in questi giorni in attesa del voto del Consiglio comunale. «Non si fa cenno di sconti sulla Tari nel bilancio che stiamo discutendo in aula – ha detto Trespidi -, eppure Cavalli promette tagli. Lui ha un altro bilancio a disposizione rispetto al nostro, per caso? O forse non lo ha letto questo bilancio, votato dalla sua Giunta e da lui stesso il 23 dicembre scorso…».

Trespidi, che ha avuto più di un alterco nei tempi recenti con l’assessore, ha rincarato la dose. «Trovo irriguardoso che si utilizzi la campagna elettorale per fare e dire cose che non c’entrano nulla. Se non era candidato alle Regionali, avrebbe fatto questo genere di proposte? Ha aspettato la campagna elettorale per fare una proposta di questo tipo, dopo che è assessore da un anno? Lo stesso sindaco il 30 di dicembre alla stampa non ha menzionato il taglio alla Tari per aiutare il centro storico. Se fossi Barbieri lo avrei già licenziato». Una stoccata è arrivata anche dalla maggioranza. «Mi chiedevo anch’io – ha aggiunto Mauro Saccardi (Gruppo Misto) - come mai questo sconto alla Tari non è stato compreso nel bilancio». «Inaccettabili le dichiarazioni di Cavalli – ha tuonato ancora Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) - sparate propagandistiche per far contento qualcuno. Se non paga la Tari un commerciante, toccherà farla pagare di più ai cittadini».

Le parole di Cavalli, tra tanti detrattori, avevano però registrato «il vivo compiacimento» da parte dell’associazione dei proprietari di case Confedilizia. «Quella indicata – dice un comunicato dell’Associazione dei proprietari di casa di Piacenza – è la via giusta: l’obiettivo di evitare la desertificazione del centro (tra cui, la continua trasformazione di negozi in garage) non si ottiene con divieti su divieti (questa è la logica marxista) ma con incentivazioni». «Al proposito – continua il comunicato della locale Confedilizia – la Confedilizia, già all’inizio del mandato della Giunta attuale, era intervenuta presso l’assessore Passoni perché si imboccasse la via ora meritevolmente fatta propria da Cavalli, ma quel contatto non aveva poi avuto sul piano pratico effetto alcuno per cui la Proprietari di casa si augura che la proposta vada ora in porto così come autorevolmente riproposta».

L’assessore al bilancio Paolo Passoni ha provato a glissare. «Non è mio compito – ha spiegato - commentare le dichiarazioni di Cavalli. Della Tari eventualmente se ne parlerà ad aprile, quando affronteremo il discorso delle tariffe di questa tassa. Il discorso è delicato: quando tu fai lo sconto a qualcuno, lo metti in carico a qualcun altro. Non si può fare diversamente. Vale anche per l’Imu: tagliarlo non aiuta di certo i commercianti, casomai agevola i proprietari dei negozi…».