Scuola: Castagnetti, bisogna garantire tutte le prime classi
Le prime classi delle scuole di Roncaglia e Sant'Antonio rischiano di non partire. Troppo pochi gli alunni iscritti, in base alla nuova legge. Ma l'assessore alla scuola Castagnetti, manda una lettera all'Ufficio scolastico provinciale: destinate risorse, le scuole decentrate non devono chiudere
Redazione
17 marzo 2009 15:38
Il momento è difficile per tutti, anche per la scuola. Così a Piacenza, a settembre, rischiano di non aprire due prime classi: quella della scuola di Roncaglia e quella di Sant'Antonio.
Per le due prime, infatti, non è stato raggiunto il limite minimo di iscrizioni per consentire l'apertura della classe. Lo ha reso noto l'assessore alla scuola Castagnetti, dopo la chiusura delle preiscrizioni dello scorso 28 febbraio.
L'assessore oggi ha mandato una lettera al direttore dell'Ufficio scolastico provinciale Armando Acri. Castagnetti, d'accordo con i dirigenti scolastici, chiede alla Provincia “di destinare risorse di personale per garantire la costituzione di tutte le prime classi delle scuole primarie del Comune di Piacenza”.
Non avviare le classi prime soprattutto nelle frazioni, ha scritto Castagnetti, comporterebbe un notevole disagio per le famiglie che si vedrebbero costrette a trasportare i propri figli in plessi lontani dal luogo di residenza. Le ripercussioni avrebbero un costo sociale, ambientale, educativo e formativo molto elevato.
L'assessore ha spiegato come già negli anni scorsi, l'amministrazione di Palazzo Mercanti abbia “effettuato un piano di dimensionamento scolastico razionalizzando le risorse per arrivare a stabilire un numero di alunni per ciascuna direzione didattica di circa 850 unità assolutamente in linea con gli standard previsti dalla legge n° 133 del 6 agosto 2008”.
Per le due prime, infatti, non è stato raggiunto il limite minimo di iscrizioni per consentire l'apertura della classe. Lo ha reso noto l'assessore alla scuola Castagnetti, dopo la chiusura delle preiscrizioni dello scorso 28 febbraio.
| Non avviare le classi, soprattutto nelle frazioni, comporta un disagio per le famiglie e alti costi sociali |
L'assessore oggi ha mandato una lettera al direttore dell'Ufficio scolastico provinciale Armando Acri. Castagnetti, d'accordo con i dirigenti scolastici, chiede alla Provincia “di destinare risorse di personale per garantire la costituzione di tutte le prime classi delle scuole primarie del Comune di Piacenza”.
Non avviare le classi prime soprattutto nelle frazioni, ha scritto Castagnetti, comporterebbe un notevole disagio per le famiglie che si vedrebbero costrette a trasportare i propri figli in plessi lontani dal luogo di residenza. Le ripercussioni avrebbero un costo sociale, ambientale, educativo e formativo molto elevato.
L'assessore ha spiegato come già negli anni scorsi, l'amministrazione di Palazzo Mercanti abbia “effettuato un piano di dimensionamento scolastico razionalizzando le risorse per arrivare a stabilire un numero di alunni per ciascuna direzione didattica di circa 850 unità assolutamente in linea con gli standard previsti dalla legge n° 133 del 6 agosto 2008”.
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17 marzo 2009 15:38
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