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Scuola, oltre il danno la beffa: sospesa la sentenza del Tar

Questa sera alle 21 incontro a Ca' Boairdi con gli insegnanti e le sigle sindacali: la sentenza del Tar in difesa dei lavoratori precari non sta trovando applicazione negli uffici scolastici provinciali. Secondo calcoli dei Comitati degli Insegnanti Precari la mancata chiarezza porterà a un «carosello» di 100mila docenti con relativi contraccolpi sulle classi

Si torna a parlare di scuola, dopo la pausa di metà agosto: questa sera, il consigliere provinciale Boiardi incontrerà gli insegnanti del Mida con la loro presidente Francesca Bertolini. All'incontro sono stati invitati a partecipare l'assessore provinciale Andrea Paparo, il consigliere regionale Luigi Fogliazza, le sigle CGIL, CISL, UIL, GILDA, SNALS, COBAS, SISA nonché l'associazione CODACONS ed il braccio destro dell'attuale Ministro, il consigliere Max Bruschi.

Sul tavolo, l'eterno problema del precariato del corpo docente: "l'incontro - sottolinea Boiardi - si è reso necessario dopo la lettera inviata al ministro Gelmini lo scorso 14 agosto in cui si chiedeva il rispetto della sentenza del Tar, in difesa di tutti quei lavoratori che, per anni, sono stati utilizzati nelle scuole senza avere la possibilità di fare concorsi e che oggi si trovano nelle condizioni di non avere più diritto di lavorare”. Il rappresentante dell'opposizione aveva già puntato il dito contro il Governo lo scorso 7 agosto, accusandolo di “rubare il futuro ai nostri figli”.
  I docenti si stanno riorganizzando per impugnare le graduatorie definitive e ricompilarle con l’inclusione a pettine dei ricorrenti  

Ma, sempre a quanto riferisce Gianluigi Boiardi, la sentenza del Tar non trova applicazione: “in questo agosto, mese di definizione dell’organico, chi si è recato negli uffici scolastici provinciali - gli ex provveditorati - per far valere la sentenza si è sentito rispondere picche: il ministero ha inviato alle sedi periferiche la direttiva di non applicare la decisione del Tar perché intende impugnarla presso il Consiglio di Stato. Al momento l’appello non risulta però presentato. Se poi anche il secondo grado le desse torto, il ministro Gelmini ha già pronta la contromossa: un decreto ad hoc inserito nel primo provvedimento utile. Una sanatoria, insomma”. Se ne discuterà questa sera, appuntamento alle 21nella sede di Ca' Boiardi in Molineria S.Andrea.

Nel frattempo, i docenti “beffati” si stanno organizzando: il sindacato di categoria Anief sta inviando in questi giorni agli uffici scolastici, tramite ufficiale giudiziario, la diffida ad adempiere necessaria per dimostrare l’«inadempimento colposo» dell’amministrazione e chiedere l’esecuzione coattiva dell’ordinanza . Obiettivo: impugnare le graduatorie definitive e ricompilarle con l’inclusione a pettine dei ricorrenti.

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