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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

«Se qualcuno del centrodestra pensa di lavorarmi ai fianchi sbaglia, sono cocciuta»

Prima seduta di Consiglio dell’anno all’insegna delle polemiche: ancora un botta e risposta tra Levoni (Liberali) che chiede più rispetto dell’aula e il sindaco Barbieri. Il caso Fiazza tiene ancora banco, Migli punzecchia sia Cugini che Trespidi

Maggioranza contro opposizione e viceversa, Liberali Piacentini contro il sindaco e viceversa. Il 2020 del Consiglio comunale si apre come si era chiuso il 2019, ovvero tra le polemiche, le frecciatine e gli attacchi personali. Le critiche rivolte all'assessore Erika Opizzi da Christian Fiazza (Pd) nei giorni scorsi non hanno certamente creato le basi per un clima più sereno. Così la prima seduta dell'anno - dedicata al bilancio previsionale 2020 - è stata all'insegna della contrapposizione. 

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Giancarlo Migli non le ha mandate a dire alle minoranze, che si sono riunite in una conferenza stampa per contestare l'operato dell'Amministrazione. «Le opposizioni ora unite erano le stesse che nel 2017 – ha detto Migli - si trovavano l'una contro l'altra. In questo momento stanno forse dando vita a un cartello elettorale per le prossime Amministrative. Da parte nostra vi diciamo “buona fortuna”». Migli ha contestato anche Massimo Trespidi. «Se il nuovo centrodestra si trova così bene a braccetto con la sinistra – ha dichiarato - vada pure avanti nell’operazione, sappia però che andrà incontro a una nuova sconfitta, che arriverà a breve». «Non commento Fiazza – ha poi concluso il capogruppo - il consigliere del Pd non è commentabile. E la toppa - si riferisce alle sue scuse - è stata peggiore del buco».

Migli ha riportato in aula anche un'altra polemica, già segnalata da Matteo Rancan (Lega): secondo il quotidiano “Il Giornale” Iren Fratelli d'Italia Domeneghetti Soresi Cerretti Zanardi Bertolini Migli-2avrebbe regalato alcuni biglietti della Juventus ad alcuni esponenti politici, tra cui gli ex amministratori piacentini Paolo Dosi, Francesco Timpano e Stefano Cugini.

«Nei quartieri ci siamo sempre andati – ha replicato a Fiazza anche Sergio Pecorara, approdato da pochi giorni nel Gruppo Misto - in campagna elettorale per il 2017 e anche dopo. Ci sono stati lasciati molti problemi da chi amministrava prima».

«Il collega Fiazza  – ha detto il capogruppo del Pd Stefano Cugini - si è accorto di aver detto una sciocchezza e ha chiesto scusa per la stupidaggine. Ora si strumentalizza la cosa per cercare di dipingerlo come un mostro, così come si è provato a fare nel recente passato con Giulia Piroli. Ha dato una stupidaggine e ha chiesto scusa. I fenomeni che hanno parlato di Fiazza in questi giorni dov’erano quando l'assessore Stefano Cavalli “faceva il verso” alla Buscarini in quest’aula?».

«I quotidiani nazionali – ha replicato Cugini a Fratelli d'Italia - non interessavano mica tanto Migli quando parlavano di Giuseppe Caruso, ora che gettano fango vengono citati… Chissà che scandalo che un amministratore abbia accettato l’invito di una società partner del Comune a vedere una partita di calcio. Allora andiamo a vedere quanti qui dentro vanno gratuitamente al palazzetto della pallavolo a Piacenza». Insomma, lo scontro è continuo tra maggioranza e opposizione e spesso sul personale. «Purtroppo non ci sono più limiti – ha detto Cugini - qua si denigra continuamente l’avversario. Chi getta fango poi si qualifica da sé». «Avete un po’ stufato – ha preso la parola anche Massimo Trespidi (Liberi) - di fare battute stucchevoli nei confronti dell’opposizione, poi venite a cercarci per fare accordi sottobanco quando vi serviamo».

LEVONI E BARBIERI ANCORA AI FERRI CORTI

Antonio Levoni (Liberali Piacentini) ha preso le difese delle minoranze. «Bisogna stare attenti – ha pronunciato al microfono - quando si fanno questi attacchi personali. L’opposizione fa il suo lavoro, anzi, questa è una delle più costruttive mai viste qua dentro. Cito tra tutti l’impegno dei 5 Stelle Andrea Pugni e Sergio Dagnino, trattati a pesci in faccia da qualcuno della maggioranza». Levoni ha rimbrottato i Antonio Levoni-7colleghi del centrodestra. «È mancato un po’ di rispetto da questa Giunta, spesso noi consiglieri non siamo stati ascoltati in quest’aula. Non ci si può lamentare di come si comportano i consiglieri se non ci si rende disponibili nei loro confronti. Qui c’è poco rispetto istituzionale, non si fa politica, si guarda solo a cosa dicono le forze politiche. E quando c’è qualcosa di giusto detto dall’opposizione, prendiamolo per buono, invece di votare contro. Guardiamo ai contenuti. Se Rabuffi, che è un comunista, dice una cosa saggia, io la voto. Spero che da oggi questa Giunta sia più rispettosa di tutti, “altrimenti viene bella”» (espressione pronunciata in dialetto).

«Mi sono spiaciute alcune considerazioni personali – ha preso la parola il sindaco Patrizia Barbieri –, anche a me piacerebbe un po’ più di atteggiamento costruttivo in aula». Però, per il primo cittadino, la reprimenda di Levoni è da respingere al mittente. «Io ho il massimo rispetto per i consiglieri, lo dico a Levoni, la mia porta è sempre aperta per tutti. Lui spende tutte le sue parole per la minoranza, ma non gli ho sentito dire nulla sui nostri assessori, attaccati. L’arroganza non è di questa Giunta, il rispetto deve essere reciproco». Il duello tra Barbieri e Levoni ormai va avanti da un po’. «Non mi faccio condizionare da nessuno – ha ricordato il sindaco al rappresentante dei Liberali - non è mai capitato e sarà così sempre. Se un partito del centrodestra non si sente più rappresentato dal sindaco Barbieri, deve solo dirlo. È la seconda volta che sento esclamare che “ora viene bella” per l’Amministrazione. Decidete – riferendosi ai Liberali, che sono rappresentati in aula anche da Gian Paolo Ultori - se stare con la maggioranza o con l’opposizione. Noi stiamo qui, continuiamo a fare il nostro lavoro e non cambia. Come sindaco vado avanti, se qualcuno pensa di lavorarmi ai fianchi si sbaglia, perché sono cocciuta e temprata».

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