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Segalini: «La coda alla Caritas si è allungata». Buscarini: «Servizi sociali alle prese con tanti problemi»

Il dibattito in Consiglio sulla fase 2. Trespidi: «Gli asili nido sono i grandi dimenticati della fase 2». Levoni: «Troppi giovani senza mascherina, la Polizia Locale dovrebbe controllare anche di notte». Chiappa: «Un memoriale per ricordare tutte le vittime del Covid-19»

«Sono voluto andare a vedere di persona, per rendermi conto della situazione. Ebbene, non pensavo ci fosse una coda del genere alla Caritas di Piacenza». Carlo Segalini, capogruppo della Lega, da questo episodio ha voluto lanciare un messaggio ai colleghi del Consiglio comunale di Piacenza, riunitosi il 25 maggio a Palazzo Gotico. È tempo di discutere delle misure economiche a favore della comunità. «Gli elogi agli operatori sanitari – ha detto Segalini - sono d’obbligo, per quello che hanno fatto. Ma anche il sindaco ha lottato per difendere Piacenza. Ora, senza i soldi, non si fa niente. La buona volontà dei piacentini c’è, ci sono state tante donazioni. Ma ora, come istituzioni, dobbiamo mettere insieme Carlo Segalini-5tante piccole cose per darci delle priorità di intervento nella comunità».

«L’ondata sanitaria sta terminando – è lo spunto di Giorgia Buscarini (Pd) - ma l’ondata dei servizi sociali è appena iniziata. Si lavora molto in questo settore, è impressionante, serve prontezza nelle risposte. Dice bene Segalini quando si dice stupito della coda alla Caritas. Ci sono adulti fragili scoperta dai servizi, persone che non hanno figli, vanno incontro a difficoltà economiche ed abitative. Perché, ovviamente, una famiglia con figli o con disabili si può difendere dallo sfratto, ma una persona sola no».

«Piacenza è da considerarsi come una zona terremotata – ha dichiarato Sergio Pecorara (Gruppo Misto) - le misure economiche devono essere celeri. La Caritas sta allungando le sue file. Curioso che l’ex ospedale militare torni vitale per il futuro: 18 anni fa chiedemmo al Ministero della Difesa di destinarlo al Comune di Piacenza per un suo riutilizzo e ancora lo aspettiamo».

SANITA’ PUBBLICA E MEDICI

«La sanità pubblica – ha aggiunto anche Luigi Rabuffi (Pc in Comune) – è ridotta ai minimi termini, a favore del privato. È ora di assumere i precari della sanità». «Ci sono stati medici “Schettino” a Piacenza, che hanno abbandonato la nave? Ogni categoria – è la riflessione di Michele Giardino (Gruppo Misto) - ha i suoi problemi, ma questi operatori sanitari, soprattutto i medici di famiglia, sono Giorgia Buscarini-12rimasti soli a combattere il virus. Io ringrazio chi ha lottato contro il Covid-19, che si è sentito abbandonato».

«GLI ASILI NIDO DIMENTICATI»

Massimo Trespidi (Liberi) ha posto l’accento sulla situazione degli asili nido, che si occupano dei bambini da 0 a 3 anni. «Sono i grandi dimenticati, vedo una scarsità di riflessioni a livello nazionale e regionale sulla fase 2. Dovrebbero restare aperti fino al 31 luglio. Eppure vedo rassegnazione, anche se il Comune di Piacenza ha steso un protocollo con sindacati e realtà cooperative. Il rischio è di arrivare a settembre nelle stesse condizioni. Il Veneto ha già aperto e fatto tornare in funzione, l’Emilia-Romagna sui bambini fino a 3 anni ha taciuto». «Triste che il Governo – è dello stesso avviso Filippo Bertolini (Fratelli d’Italia) - si preoccupi dei monopattini e non degli asili nido. Temo che le strutture non ce la faranno economicamente, con gli spazi, il numero di personale e le nuove necessità».

«TROPPI ASSEMBRAMENTI IN CITTA’»

Le segnalazioni sulla “movida” coinvolgono anche Piacenza, come tante altre città d’Italia. «Mi hanno segnalato in città – ha preso la parola Antonio Levoni (Liberali Piacentini) - assembramenti di giovani senza mascherina fino alle 4 del mattino in diverse zone. Dopo un certo orario sappiamo che la nostra Polizia Locale non può operare. Visto che è un momento straordinario, mi sento di dire al sindaco e al Consiglio comunale di far sì che la nostra Polizia Locale possa rimanere in servizio fino a un certo orario, e non smettere a mezzanotte. Per controllare soprattutto le zone di ritrovo dei bar. Si rischia di far proseguire la tragedia. Speriamo che per colpa di tanti Ivan Chiappa-3irresponsabili non ricapiti mai più». «Vedo troppe brutte scene in giro per la città – rileva anche Lorella Cappucciati (Lega) - gente che si è dimenticata il dolore. Non voglio curare i cretini (Cappucciati è infermiera all’ospedale, nda) - quelli che domani si presenteranno in pronto soccorso».

«UN MEMORIALE PER LE VITTIME DEL COVID-19»

Ivan Chiappa (Forza Italia) ha invece proposto in futuro di realizzare un memoriale per le vittime del Covid-19. «Una volta all’anno, in una cerimonia, avremo così un luogo dove ricordare tutte le persone che sono scomparse».

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