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«Sei mesi per una risposta di poche righe da parte di Giunta e dirigenti del Comune»

Un’interrogazione scritta di Roberto Colla (Piacenza Più) ottiene una risposta dopo sei mesi. Trespidi (Liberi) polemizza: «Diamoci una mossa, chi l’ha scritta prende un premio di produttività»

La “troppa” burocrazia affligge anche il Comune di Piacenza. O forse è soltanto pigrizia. Roberto Colla, consigliere comunale di “Piacenza Più”, ha ricevuto una risposta a un’interrogazione scritta sulla filodiffusione in piazza Sant’Antonino. Dall’Amministrazione e dagli uffici tecnici è arrivata una risposta dopo sei mesi. La cosa ha fatto sorridere, ma anche sdegnare, il consigliere comunale di “Liberi” Massimo Trespidi, che ha controllato la risposta ricevuta dal collega d’opposizione Colla. «Ho letto la risposta a Roberto Colla sulla filodiffusione – ha tuonato Trespidi durante la seduta di Consiglio comunale del 25 maggio – e la risposta consiste in una paginetta di poche righe che dice molto poco. Questa risposta è arrivata dopo sei mesi dalla presentazione dell’interrogazione, datata 30 ottobre 2017. Ho calcolato il tempo che ci hanno impiegato per scrivere ogni frase. Ci hanno messo venti giorni per scrivere ogni frase, 2,7 giorni per ogni parola. È firmata da un assessore e da un dirigente comunale. Stiamo parlando di assessori a tempo pieno e dirigenti che prendono il massimo dei premi di produzione. Mi viene da dire: diamoci una mossa». «I tempi non devono essere lunghi – ha ammesso Filippo Bertolini (Fratelli d’Italia) -, Colla ha tutta la mia solidarietà per questo fatto».

Trespidi, durante il Consiglio, ha voluto anche commentare le parole del sindaco Patrizia Barbieri a un convegno a Reggio Emilia. Durante il dibattito è emersa la volontà da parte del Comune di Reggio Emilia di mettere le mani sul Politecnico, che ha sede a Piacenza. La cosa non è certo piaciuta al primo cittadino. «L’Area Vasta – ha detto Trespidi – tra Piacenza, Parma e Reggio Emilia è una delle più grosse ciofeche che ci sono state vendute negli ultimi anni, in seguito alla riforma delle Province. Il sindaco di Reggio Emilia in quella occasione ha proposto di spostare il Politecnico a Reggio Emilia: suggerisco di lasciare perdere il discorso dell’Area Vasta. Proviamo a portare a casa il possibile, come la sede dell’agenzia del trasporto pubblico, poi abbandoniamo questo percorso».

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