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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Seta, Faisa-Cisal: «Il Comune di Reggio vive su Marte?»

Il sindacato si rivolge al sindaco di Piacenza Barbieri: «Se dobbiamo rimanere all’interno di Seta, ridiamo a Piacenza il ruolo che gli compete per un Tpl più efficiente per i cittadini e localmente più controllato»

«L’assessore Tutino di Reggio Emilia, nei giorni scorsi si è espresso sulle cronache locali di Reggio Emilia a favore di una dirigenza Seta Badalotti bis, destando perplessità e forte irritazione tra i dipendenti Seta di Piacenza, Reggio Emilia e Modena, che hanno vissuto e stanno tutt’ora vivendo il dramma di questa direzione aziendale. Alla replica delle OO.SS. Regionali che hanno illustrato la politica aziendale di questa direzione sponsorizzata da Reggio Emilia che ha prodotto dal 2017 ben 13 scioperi, non pago, il coraggioso temerario assessore, ha replicato ipocritamente il 21 settembre sulla Gazzetta di Reggio, che la gestione Seta degli ultimi anni avrebbe portato benefici all’utenza... Noi invece che sui bus di Seta a Piacenza ci viviamo tutti i giorni, subiamo le invettive quotidiane dell’utenza insoddisfatta a cui il diritto di replica viene delegato ad un call center dove un operatore straniero risponde da bologna. O forse il miglioramento citato dall’ardito, era riferito ai bus andati a fuoco in tutta seta come le candeline di una torta di compleanno? O ai bus acquistati usati, riverniciati e presentati da nuovi, o a quelli orribili nuovi urbani con le pericolosissime scalinate interne? Ma di che miglioramenti al servizio parla questo signore?  La provincia di Piacenza con la gestione Seta ha sicuramente registrato un aumento dei disservizi all’utenza e il fortissimo malcontento dei lavoratori che oltre al peggioramento dei turni, al pari delle altre realtà ha avuto un doppio regime salariale e normativo in assenza totale di corrette relazioni sindacali. L’attivo di bilancio di Seta è stato fatto prioritariamente sulla pelle dei lavoratori ed in particolare dei lavoratori assunti dal 2012, ancora oggi chiamati “nuovi assunti”, a cui non viene applicato il contratto aziendale e lavorano per poco più di 1000 euro al mese. E’ questo a cui plaude l’assessore Tutino e la sua compagine politica pro Badalotti?

Tutino come Badalotti, adottano il sistema “dividi ed impera”, tentando di mettere contro le diverse realtà provinciali di Seta, identificando lavoratori e sindacati in “buoni e cattivi”, che però guarda caso hanno tutti in comune lo stesso trattamento, dove fioccano iniqui provvedimenti disciplinari con 15 giorni di sospensione alla volta, anche ai lavoratori che non eseguono lo straordinario.   I lavoratori dei 3 bacini al contrario, hanno registrato una notevole compattezza aderendo a scioperi che Cisl Uil Faisa e Ugl hanno proclamato, in percentuali del 98% e sono assolutamente solidali tra i vari bacini. Piacenza inoltre, grazie ad una becera politica asservita della precedente amministrazione comunale, è stata per Seta solo un terreno di “colonizzazione” a cui non è stato lasciato alcuno spazio di gestione e dove le risorse lavorative non appartenenti al personale viaggiante, non solo non sono state valorizzate, ma spesso al contrario hanno avuto penalizzazioni e limitazioni. Con un vice direttore ancora attivo, ne è stato appena nominato da Modena il sostituto, senza considerare le risorse interne, altrettanto si potrebbe dire per la gestione dei sistemi di qualità e ambiente e di altri settori controllati da dirigenti Modenesi. Per il controllo del personale viaggiante, in presenza di diversi addetti qualificati a tale scopo che addirittura fecero nel 1996 un concorso interno ad hoc, Seta manda da Modena a Piacenza e Reggio due lavoratori da lei assunti allo scopo, senza esperienza e che mai hanno guidato un bus di linea, con i lavoratori inferociti a causa dell’apertura di provvedimenti disciplinari per futili motivi dietro segnalazione degli stessi, mai in precedenza perseguiti.

Tutto si decide dalla direzione di Modena e ad ogni rinnovo di carica del C.d.A o della direzione, a Piacenza assistiamo inerti al solito teatrino di spartizione PD tra Modena e Reggio Emilia, con la politica di Piacenza che ha sempre lasciato spazio a questo stucchevole spettacolo che nulla ha a che vedere, nè con il miglioramento del servizio, nè al rispetto delle risorse umane del territorio penalizzato persino dai centri acquisti locali semi abbandonati. Anche gli affidamenti dei servizi delle linee frazionali urbane tolte attraverso gara agli imprenditori locali nonostante un cospicuo ribasso economico, rappresentano una penalizzazione al nostro tessuto sociale produttivo. E dei lavoratori addetti al controllo sui mezzi di seta da parte della cooperativa Holacheck licenziati dal 1 ottobre con gli addetti al controllo di Seta che vanno in pensione e non vengono sostituiti ne vogliamo parlare? chi farà a breve i controlli sui bus di Piacenza Reggio e Modena? La biglietteria di Piacenza sarà gestita direttamente? Da quale personale, visto che seta ha da sempre disatteso la contrattazione nazionale per la collocazione dei lavoratori inidonei?

Considerato che il Comune di Piacenza ha quote in Seta, ci appelliamo al Sindaco Barbieri, affinchè ponga in essere decisi comportamenti per invertire questa sudditanza, per ridare in Seta al nostro territorio quella facoltà di gestione che ci compete, non avendo nulla da imparare da nessuno nella gestione del TPL. Per svariati motivi, ci auspichiamo dunque che il nuovo Presidente che ha profuso parole di distensione, ma non ha ad oggi potere operativo, a fine mandato di questa direzione, venga affiancato da un vertice di direzione completamente rinnovato e disposto al dialogo. In caso contrario, l’unica strada percorribile, a fronte dei comportamenti immodificabili del sistema Badalotti, sarà inevitabilmente d’incrementare le azioni di lotta sin ora intraprese alla vigilia della gara di affidamento del TPL che dovrà tenersi nel 2019, con le conseguenze del caso. Se veramente l’assessore Tutino tiene agli utenti e ai lavoratori di Seta, dovrebbe essere il primo a chiedere il rinnovo della direzione Seta, andando incontro ai desideri espressi ripetutamente verbalmente dal Direttore Badalotti, che ha sempre affermato che a fine mandato se ne sarebbe andato… Sindaco Barbieri, se dobbiamo rimanere all’interno di Seta, ridiamo a Piacenza il ruolo che gli compete per un TPL più efficiente per i cittadini e localmente più controllato».

La segreteria Provinciale Faisa-Cisal

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