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Sicurezza, Lega Nord: «Priorità alle zone a rischio, non alle multe»

Il Carroccio: «Piacenza ha bisogno di pattuglie di forze dell’ordine che presidino le strade contro il crimine, non di impegnare un maggiore numero di agenti di polizia municipale per aumentare il numero di contravvenzioni per divieto di sosta»

«Piacenza ha bisogno di pattuglie di forze dell’ordine che presidino le strade contro il crimine, non di impegnare un maggiore numero di agenti di polizia municipale per aumentare il numero di contravvenzioni per divieto di sosta». È l’opinione della segreteria provinciale della Lega Nord sul piano triennale del comando della polizia municipale, nel quale emerge l’intento dell’amministrazione Dosi di incrementare gli incassi derivanti dalle rimozioni attraverso 1500 interventi annui in più contro gli automobilisti indisciplinati.

«Sicuramente fastidiose e spie di scarso senso civico – afferma la segreteria provinciale del Carroccio – le soste irregolari non sono il principale problema di sicurezza a Piacenza. Eppure, a fronte di una delinquenza che non lascia tregua ai cittadini, il comune si limita a fingere di intervenire con più vigili in strada. Peccato però che l’azione programmata per i prossimi tre anni non sia mossa dal proposito di contrastare il crimine, bensì da quello di fare cassa spremendo i piacentini. E peccato anche per il non voler intensificare i controlli degli agenti nelle zone più calde, quali Porta Galera o via Colombo. Per l’ennesima volta, dunque, il centrosinistra si rivela ostinato e sordo alle richieste di una popolazione stremata da furti, rapine e crisi. Anche a Piacenza – accusa la segreteria leghista - il Partito Democratico persevera instancabile nel non volere dichiarare guerra ai malviventi, preferendo vessare i cittadini che già subiscono i danni causati da quei mascalzoni che qualcuno non vuole affrontare. Siamo infatti in presenza di un’operazione che avrà come unico esito quello di far lievitare l’insoddisfazione dei piacentini, i quali alle prossime elezioni serberanno vivo il ricordo degli “anni migliori” promessi dal sindaco Dosi nella campagna elettorale del 2012. Un boomerang scagliato dal centrosinistra contro se stesso che non avrà però alcun effetto sul miglioramento della qualità della vita della nostra città».

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