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«Stop al consumo di suolo, basta cemento: incentiviamo trasporto merci su rotaia»

Simone Benini, candidato per il Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Emilia Romagna, intervenuto a Piacenza all'incontro per presentare i candidati del locale collegio: Giuseppe Rai, Matteo Boeri, Rosalba Barile, Elena De Pantz

«Quale qualità della vita può essere garantita se si continua a rimanere soffocati dallo smog, circondati dal cemento e minacciati da un inquinamento ormai alle stelle? Bisogna mettere mano a serie politiche ambientali, con scelte e azioni che vadano nella direzione di preservare la salute della popolazione e dell'ambiente». Così ha esordito Simone Benini, candidato per il Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Emilia Romagna, intervenuto a Piacenza all'incontro durante il quale sono state presentate le dieci priorità regionali in materia ambientale e i candidati del locale collegio, Giuseppe Rai, Matteo Boeri, Rosalba Barile, Elena De Pantz. «Occorre fermare il consumo di suolo e la cementificazione - ha detto durante l'incontro - avviare la transizione per il superamento dell'uso delle fonti fossili, incentivare la mobilità elettrica e il trasporto delle merci su rotaia, con un’organizzazione che sia realmente efficace per abbattere il traffico pesante su gomma. Per portare le nostre idee in Regione occorre trasformare le proteste in proposte, sostenibili, alternative e costruttive. Ed è quello che stiamo facendo, anche ascoltando le istanze dei territori».
I candidati locali si sono poi soffermati sulle problematiche che affliggono il territorio.
«Chi amministra prosegue sulla strada di cementificare - ha spiegato Giuseppe Rai - e rifiuta le proposte presentate a più riprese dai comitati e da Legambiente di creare dei parchi urbani o parchi di cintura urbano che potrebbero invece preservare il verde e tramite alberi mangia-smog aiutare a risolvere almeno in parte il problema dell’aria».
«Siamo vittima di un consumo estremo di suolo - ha sottolineato Rosalba Barile - Piuttosto che valorizzare l'esistente, chi governa oggi il territorio cerca altri siti per espandersi in maniera indiscriminata. Il Movimento 5 Stelle imbocca invece un'altra strada, verso la reale tutela del territorio e di chi lo abita». 
I comitati cittadini e le associazioni presenti hanno preso la parola illustrando la situazione dell’area e le criticità che la affliggono, dalla concentrazione di insediamenti industriali che impattano sul territorio al traffico pesante e all’incenerimento dei rifiuti.

«Ecco - si legge in una nota - Le dieci priorità programmatiche regionali sull'ambiente per un'Emilia Romagna veramente green:
1. Aboliamo la pessima legge urbanistica regionale Donini per vararne una nuova che fermi veramente il consumo di suolo.
2. Mettiamo nel cestino il progetto autostrada Cispadana per realizzare una strada a scorrimento veloce senza pedaggi e rilanciamo la mobilità sostenibile in tutta l’Emilia-Romagna (elettrificazione e potenziamento del trasporto pubblico di linee regionali e locali sia su ferro che su gomma).
3. Varare un piano regionale Rifiuti Zero per programmare la chiusura di inceneritori e discariche favorendo: separazione raccolta-riciclo dallo smaltimento (modello Treviso adottato a Forlì’), piano riduzione-stop plastica inutile ed usa e getta, estensione della raccolta domiciliare con tariffa puntuale in tutti i Comuni, costruzione d’impianti di riciclo, compostaggio selezione e Trattamento Meccanico Biologico finalizzati al recupero di materia (Fabbriche Materiali).
4. Mettere a dimora 4.5 milioni di alberi, uno per ogni abitante.
5. ‘Piano regionale Emilia-Romagna libera dal petrolio in 15 anni per l’efficienza energetica e produzione da fonti rinnovabili.
6. Piano regionale incentivi auto elettriche e per la mobilita ciclabile in area urbana.
7. Piano regionale ‘Emilia-Romagna pulita’. Dalla Regione tra le più inquinate d’Europa a quella più verde e pulita con piano straordinario decennale d’investimenti per la transizione che coinvolga Regione-Stato ed Europa (stop austerità su investimenti ambientali siamo in emergenza climatica e sanitaria da inquinamento).
8. Piano regionale per l’agricoltura sostenibile ed i prodotti tipici e investimenti per il risparmio idrico in agricoltura.
9. Piano regionale di manutenzione del territorio contro il dissesto idrogeologico (le vere opere utili).
10. Legge regionale per l’acqua pubblica.

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