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«Spese esorbitanti per curare i profughi delle strutture di accoglienza»

Il consigliere regionale del Carroccio Matteo Rancan contesta le cifre: «Nei primi sei mesi del 2017 spesi 2 milioni e 124mila euro in regione, l'Ausl di Piacenza ne ha impiegati 227mila e 150 euro»

«Un sistema che spende somme esorbitanti a vantaggio degli ultimi arrivati, quasi sempre clandestini, non può che essere definito con due aggettivi: malato e fallito». Il consigliere regionale Matteo Rancan della Lega Nord interviene duramente contro i costi sostenuti dalle singole Aziende Usl per la cura degli immigrati ospitati nelle strutture di accoglienza presenti in Emilia-Romagna. Stando ai dati forniti all’Assemblea legislativa dal servizio regionale Sanità e Politiche sociali per l’integrazione, ammonta infatti a 8 milioni e 332mila euro la somma investita dalla fine del 2014, cioè dall’inizio della legislatura, al primo semestre del 2017. «Solo nei primi sei mesi di quest’anno – insiste l’esponente del Carroccio - sono stati impegnati 2 milioni e 124mila 900 euro, cioè quasi l’intero costo sostenuto nel 2015, che sfiorava i 3 milioni e 100mila euro.  Nello stesso periodo l’Azienda Usl di Piacenza ha speso 227mila e 150 euro. Sono cifre estranee ad ogni logica. È evidente che è proprio questa concezione deviata dell’immigrazione, per la quale si è pronti ad offrire qualunque servizio agli stranieri, a richiamare quei flussi di clandestini che a qualcuno paiono inarrestabili. Basterebbe impegnare le risorse pubbliche per i piacentini e gli emiliano-romagnoli, sempre più in difficoltà, per contribuire all’estinzione del fenomeno».

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