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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Borgonovo Val Tidone

Stop alla fusione Borgonovo-Ziano, Molinari e Tarasconi: «Impariamo dagli errori»

Il commento dei due consiglieri regionali del Partito Democratico dopo il voto dell'Assemblea

Ultimo atto della legge regionale sulla fusione di Borgonovo e Ziano all’attenzione dell’Assemblea legislativa di questo pomeriggio per la valutazione finale sul progetto che proponeva l’unione dei due Comuni piacentini. Secondo i consiglieri Pd Gian Luigi Molinari e Katia Tarasconi “alla fine è prevalsa la paura davanti a un provvedimento che non è stato colto appieno dalla cittadinanza, a causa di una comunicazione poco chiara che non ne ha fatto apprezzare appieno le opportunità”.

“L’indicazione a non procedere, in questo caso, tiene certamente in considerazione la volontà popolare di Ziano in cui ha prevalso il parere negativo; crediamo tuttavia che sia stata un’occasione mancata e, in virtù di questo, si dovrà tenere conto di quanto è accaduto per evitare errori futuri”. L’auspicio dei consiglieri è che i prossimi appuntamenti referendari vengano gestiti con una comunicazione chiara e approfondita a servizio dei cittadini, spiegando le ragioni e soprattutto facendo loro capire le motivazioni che stanno alla base della difficile scelta della fusione.

“Non si tratta infatti – hanno spiegato Molinari e Tarasconi – di una mera questione economica, ma anche, e soprattutto, di un’opportunità per migliorare i servizi e adeguarsi ad un sistema istituzionale e sociale in rapido cambiamento. Ora bisogna volgere lo sguardo agli altri due progetti di fusione che riguardano la Val Nure, ed essendo relatori dell’iter regionale che riguarda rispettivamente l’unione dei Comuni di Bettola-Farini-Ferriere e di Ponte dell’Olio-Vigolzone, ci dichiariamo fin da subito disponibili a raccogliere ogni richiesta di chiarimento e a collaborare per organizzare incontri ed approfondimenti”.

“Il vero protagonismo – hanno voluto ribadire i consiglieri Pd- sarà comunque delle Amministrazioni locali coinvolte, investite dal compito di stimolare la discussione e soprattutto dialogare con i propri cittadini, i quali rimangono gli interlocutori privilegiati della scelta in merito al progetto di fusione”.

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