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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Sul caso Englaro anche la Cgil: una classe politica incapace

Un oblio politico. Così la segreteria provinciale della Cgil, il più grande sindacato d'Italia, bolla il polverone delle aule attorno al caso di Eluana Englaro. Senza entrare nel caso di coscienza, scrive il sindacato, la classe politica non è in grado di prendere decisioni in tempo debito

Una nota a firma congiunta, quella diffusa questo pomeriggio dalla segreteria piacentina della Cgil. Si discute del caso Englaro e del trantran mediatico che la decisione della Cassazione ha portato nelle aule della politica. Riportiamo la lettera firmata dal segretario provinciale Cgil Gianni Copelli e dal suo staff.

“Questo è il frutto di una classe dirigente che l’Italia non merita, che dimostra la sua incapacità anche nel caso che investe la famiglia Englaro, persa suo malgrado in un oblio politico non degno di una democrazia matura.
  Tra la politica e il paese reale, una distanza sempre più grande  

Senza entrare nel merito del caso di coscienza che come tale è strettamente individuale, il decreto emanato all’unanimità dall’ultimo Consiglio dei Ministri dimostra come su una questione etica di grande importanza per il Paese - che scuote coscienze di laici e cattolici – la classe politica non sia in grado di prendere decisioni in tempo debito, ma solo all’ultimo minuto sull’onda dei media e a colpi di decreto mettendo in seria difficoltà una figura di garanzia costituzionale come il Presidente della Repubblica.

Tutta questa incompetenza si poggia sulle spalle di una famiglia reale: quella degli Englaro. La distanza tra la politica, l’agenda che essa si dà e il Paese reale è sempre più grande”.



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