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«Tamponi “drive through”, la Regione si è dimenticata di Piacenza»

La richiesta dei consiglieri regionali leghisti Valentina Stragliati e Matteo Rancan

“Come mai la Regione non ha attivato il sistema di controlli utilizzando la metodologia dei tamponi “Drive through” a Piacenza, nonostante la città sia quella che presenta il maggior numero di decessi e di cittadini positivi al Covid 19, oltre ad essere il capoluogo emiliano più vicino alla Lombardia?” E' quanto chiedono in un'interrogazione i consiglieri regionali piacentini, Valentina Stragliati e Matteo Rancan, che spiegano: “Nei giorni scorsi, per accertare la guarigione delle persone già risultate positive, la Regione ha allestito diversi “drive through”, modalità di controllo che prevede l’esecuzione del tampone rinofaringeo, in maniera veloce e sicura, alla persona a bordo della propria automobile”. Sono due gli obiettivi del “Drive through”: valutare in tempi più rapidi persone clinicamente guarite (prive dei sintomi dell’infezione), che necessitano di effettuare il tampone due volte a distanza almeno di ventiquattro ore l'uno dall’altro, prima di essere dichiarate guarite a tutti gli effetti; e, allo stesso tempo, eseguire i tamponi anche su persone che presentano sintomi lievi.

Inizialmente attivati a Reggio Emilia, Guastalla, Castelnovo Monti (Re), Modena, Cesena e a Forlì, ora anche a Ravenna, Parma e Rimini dei “drive through” non c'è ancora traccia a Piacenza, prima provincia emiliano - romagnola per numero di casi di positività al Covid - 19 e decessi (2.716 soggetti positivi e 586 vittime al 1 aprile 2020) e tra le città italiane più colpite dal virus. Pertanto, la Regioni “attivi immediatamente, senza indugiare, tale sistema anche nel Piacentino” chiedono Stragliati e Rancan.

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