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Terrorismo islamico, Lega: «Chiudere i centri islamici non autorizzati»

Chiusura immediata di associazioni e centri culturali islamici non autorizzati. Anche a Piacenza». Lo chiede la segreteria provinciale della Lega Nord in seguito agli attentati che l’Isis ha messo a segno a Parigi l’altra notte

«Chiusura immediata di associazioni e centri culturali islamici non autorizzati. Anche a Piacenza». Lo chiede la segreteria provinciale della Lega Nord in seguito agli attentati che l’Isis ha messo a segno a Parigi l’altra notte. «Gli attacchi di matrice islamica che hanno insanguinato la capitale francese – dichiara la segreteria provinciale del Carroccio - dimostrano che la malvagità estremista è già in mezzo a noi. Non possiamo considerare Parigi e altre località europee colpite dal terrorismo come realtà lontane, non possiamo sentirci al riparo dalla brutalità dei terroristi quando oggi i jihadisti si annidano persino nell’insospettabile paradiso alpino di Merano. Non è più tempo di tergiversare in dibattiti sulla multiculturalità e il dialogo con l’islam moderato se almeno due decenni di confronto e aperture hanno portato a questi risultati. L’unica difesa che ci rimane – prosegue la Lega piacentina - è snidare i predicatori dell’odio che potrebbero nascondersi ovunque, anche in casa nostra, e forse in quei luoghi di aggregazione dove le regole non sono rispettate. Piacenza ospita infatti due luoghi di culto non autorizzati, centri culturali adibiti alla preghiera nonostante il divieto di celebrare riti religiosi. Se è già stato svelato che alcune moschee erano in realtà luoghi di proselitismo jihadista, spazi fuori controllo dove i predicatori d’odio aizzavano i fedeli alla guerra santa mentre qualche devoto progettava stragi, non possiamo non tenere alta la guardia nei confronti di religiosi incapaci di rispettare persino le normative comunali. E siccome a Piacenza esistono centri o associazioni culturali musulmani, anch’essi devono effettuare un tesseramento  e compilare un registro dei soci, oltre a seguire le regole vigenti. Non è nostro intento – chiarisce la segreteria leghista - quello di accanirci contro una religione, ma alla prova dei fatti la matrice terroristica che perseguita l’Occidente è quella islamica ed è ad essa che dobbiamo rivolgere la nostra attenzione. La cellula di Al Quaida sgominata a Cremona nel decennio scorso e i progetti di un attentato nella basilica di San Petronio a Bologna sventati nel 2002 e nel 2014 dovrebbero farci temere per la sicurezza della nostra zona, eppure invece di ricorrere a misure forti come la chiusura delle frontiere stabilita dal presidente della repubblica francese, fino ad ora si è solo ritenuto utile accusare la Lega di allarmismo e intolleranza. Purtroppo, quello che abbiamo sempre denunciato, si è rivelato la drammatica realtà dell’Europa di oggi».

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