Test antidroga per assessori e consiglieri, tutti negativi i risultati
Ecco gli esiti del test a sorpresa del Sert di Piacenza sugli amministratori cittadini: negativi sei assessori e dieci consiglieri
Tutti "negativi" gli assessori e consiglieri del Comune di Piacenza che si sono sottoposti facoltativamente ai test antidroga a sorpresa del Sert di Piacenza, per sensibilizzare la cittadinanza sul problema della dipendenza da sostanze stupefacenti. Avevano dato il proprio assenso e sono stati controllati (senza riscontrare positività) sei assessori: Elena Baio, Stefano Cavalli, Paolo Mancioppi, Paolo Passoni, Federica Sgorbati e Luca Zandonella. Tra i consiglieri invece Lorella Cappucciati, Ivan Chiappa, Marvin Di Corcia, Nicola Domeneghetti, Christian Fiazza, Davide Garilli, Marco Montanari, Chiara Reboli, Mauro Saccardi, Gloria Zanardi.
Il test per assessori e consiglieri è frutto della risoluzione approvata (tra molte polemiche, tanto che soltanto Christian Fiazza della minoranza ha partecipato, gli altri definiscono "demagogica" l'iniziativa) dal Consiglio comunale del 9 ottobre 2017, su spinta della Lega, che prevedeva la possibilità di sottoporsi all'esame per la rilevazione di tracce di sostanze stupefacenti. «Il Comune di Piacenza – era il contenuto della risoluzione - da tempo si batte per contrastare il fenomeno del consumo di droghe, e più in generale di sostanze stupefacenti, all'interno delle strutture, nonché delle amministrazioni pubbliche. Esiste nel nostro sistema legislativo una norma disciplinata dall'articolo 125 del decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 che, in nome della sicurezza sul lavoro, impone a particolari categorie di lavoratori (autisti, camionisti, addetti ai trasporti interni alle aziende, conducenti di treni, piloti, forze armate e di polizia), interessate allo svolgimento di attività pericolose e sensibili, l'obbligo di essere sottoposte al drug test all'assunzione e altri in forma periodica e a sorpresa, allo scopo di salvaguardare la salute stessa dei lavoratori e della collettività che usufruisce dell'attività posta in essere dai medesimi». Sulla base di queste considerazioni è stato chiesto ai consiglieri comunali, nonché agli stessi membri della Giunta, di sottoporsi all'esame. L'analisi è avvenuta tramite urine screening e ha ricercato le seguenti sostanze: cannabinoidi, cocaina metaboliti, oppiacei metaboliti. Il test è stato a sorpresa e a spese degli stessi amministratori e proseguirà anche nei prossimi mesi.