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Logistica, Paparo alle aziende: «Attenzione ai partner poco affidabili»

«La vertenza Tnt ha richiamato l'attenzione su un settore, quello della logistica, che negli ultimi anni ha subito cambiamenti e rimodulazioni. Il nostro territorio è naturalmente vocato al settore»

«La vertenza Tnt ha richiamato l’attenzione su un settore, quello della logistica, che negli ultimi anni ha subito cambiamenti e rimodulazioni, dovute all’andamento del mercato e all’incombere della crisi. Il nostro territorio, per la sua posizione di centralità tra più Regioni e Province, è naturalmente vocato al settore». Così l'assessore provinciale alle Politiche del Lavoro interviene sul "caso Tnt".

E dichiara: «La nostra provincia ospita insediamenti di logistica “pura” nelle aree dedicate, e di operatori dei trasporti in senso stretto. La crisi economica, oltre a contrarre i livelli produttivi, ha accelerato la riprogettazione delle funzioni aziendali. Le imprese, quindi, focalizzano la loro attenzione sul core business, con un aumentato ricorso all’outsourcing (affidamento dei servizi a fornitori esterni) nelle attività logistiche e con un forte impatto anche sul settore cooperativo. Proprio il mondo della cooperazione, unitamente alle organizzazioni sindacali (ma concordi nel merito anche ai rappresentanti di quella che viene solitamente definita la “committenza”), lamenta il rischio di un imbarbarimento dovuto all'entrata sul mercato di operatori che offrono le loro attività a condizioni forse economicamente vantaggiose, ma non rispettose dei diritti dei lavoratori e della loro sicurezza, oltre che della qualità del servizio. In un simile contesto la parola d'ordine deve essere quella del lavoro buono e regolare, accompagnata dall'imporsi di regole del gioco che permettano una leale concorrenza tra gli operatori del settore, slegata da fenomeni di dumping sociale collegato alla mera compressione dei costi».

E continua: «La tenuta della logistica continua a essere un fattore strategico per il territorio provinciale che può portare, se ben presidiato, sviluppo ed occupazione. Ma il settore deve, e i fatti ce lo dimostrano, essere ben governato. A questo proposito si è spesso ripetuto, anche nel dibattito dei giorni scorsi, che i progetti di sviluppo implementati localmente debbano tener conto della necessità di dotare i poli logistici piacentini di caratteristiche di rispetto dell’ambiente e di salvaguardia del territorio. Argomenti importantissimi, tutti riconducibili al tema dello sviluppo sostenibile. Ma accanto alla sostenibilità ambientale dobbiamo e vogliamo interessarci ai temi della sostenibilità sociale. Istituzioni e Parti Sociali si sono recentemente confrontate – in un incontro da noi promosso – su queste problematiche e intendiamo continuare nel confronto, non moltiplicando in modo artificioso i tavoli, ma favorendo, come di consueto, i rapporti tra il “Tavolo interistituzionale per la regolarità, sicurezza, qualità sociale del lavoro“, che vede rappresentati gli Enti con competenze in materia di lavoro (Provincia, Prefettura, Direzione Provinciale del Lavoro, INPS, INAIL, ASL, Camera di Commercio), e la Commissione di Concertazione, che vede rappresentate al massimo livello le parti sociali piacentine (sindacati e associazioni di categoria). A tali tavoli permanenti, che focalizzeranno la loro attenzione al comparto logistico, potranno senz'altro affiancarsi altri soggetti interessati, come i Comuni. L'impegno dell'Amministrazione potrà inoltre esplicarsi, come del resto è stato in queste critiche settimane, anche nel competente supporto ed intervento degli Uffici Provinciali che seguono crisi e vertenze di lavoro».

«La positività degli interventi nel caso TNT è stata, del resto, ampiamente e concordemente riconosciuta e l'augurio è quello che si possa riprendere ad operare in un clima di serenità per i lavoratori e le loro famiglie, con il consolidamento dei rapporti tra tutti i lavoratori, sia aderenti che non aderenti alla protesta, riconoscendo piena legittimità a tutte le posizioni espresse. Anche i tasselli della formazione e dell'informazione potranno essere utilizzati. Il lavoro prestato nei poli logistici, ma anche quello “diffuso” sul territorio, nell’esternalizzazione delle attività di magazzinaggio e movimentazione merci, deve poter aumentare in termini quantitativi, ma deve essere anche catalogabile come “buon lavoro”, esercitato nel rispetto della regolarità delle prestazioni e delle norme sulla sicurezza sul lavoro. All'interno del comparto tutti gli attori (committenza, cooperative, lavoratori) devono essere correttamente formati ed informati, su diritti ed obblighi, ma anche sui rischi legati alla responsabilità solidale che i committenti si assumono affidandosi a partner poco affidabili, che molto promettono in termini di abbattimento dei costi, ma che spesso possono lasciare situazioni irregolari giustamente colpite dagli organi di vigilanza».

«A tal riguardo sono stati approvati dalla Giunta provinciale, proprio in questi giorni, gli indirizzi per il finanziamento di attività formative. Oltre 100mila euro sono stati resi disponibili per gli interventi in materia di sicurezza sul lavoro, individuando una priorità provinciale proprio per il settore logistico. Il confronto con le parti sociali e con le altre Amministrazioni ha permesso infatti di individuare una possibile sottostima del fenomeno infortunistico nel comparto della logistica, dovuto alla non facile individuazione statistica degli infortuni nel comparto. Già nei precedenti Bandi del Fondo sociale europeo per la formazione professionale, inoltre, si era riservata particolare attenzione al comparto, anche su istanza dei componenti dell'Osservatorio Provinciale sulla Cooperazione, istituito presso la Direzione Provinciale del Lavoro. Sul versante dell’“informazione”, presso il Centro per l'Impiego di Piacenza, continueranno ad essere programmati - ogni mese - seminari informativi rivolti alle persone alla ricerca di occupazione. Riguarderanno i servizi resi dai nostri uffici, ma anche le basilari informazioni sui contratti di lavoro e sulla sicurezza. L'iniziativa, anche in questo caso, è stata avviata grazie alla collaborazione di A.S.L. e della Direzione Provinciale del Lavoro».

«Punteremo anche sulla sensibilizzazione delle aziende alla necessità del rispetto degli obblighi di comunicazione dei rapporti di lavoro che, lo ricordiamo, deve essere inoltrata ai Centri per l'impiego del luogo di effettuazione della prestazione, anche per aziende che hanno sede legale fuori dal territorio provinciale. Riguardo alla messa in campo dell' “Agenzia per la logistica” a Piacenza, sono pronto ad offrire il mio pieno sostegno all’iniziativa, pur trattandosi di un organismo volto ad affrontare tematiche molto ampie ed eccedenti la delega. Ritengo che l'opera svolta in queste settimane sia stata tempestiva e puntuale. Poter contare su collaborazioni stabili, come quelle instaurate tra il Tavolo interistituzionale per la regolarità e la sicurezza del lavoro e la Commissione di Concertazione, ha facilitato i rapporti, il confronto, la definizione delle azioni».

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