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Traliccio di Piozzano, Tarasconi al fronte del no: «L'alternativa è non riuscire a telefonare»

La consigliera regionale del Pd Katia Tarasconi in Comune a Piozzano dove il sindaco Lorenzo Burgazzoli ha indetto una riunione pubblica per illustrare nel dettaglio il progetto di modernizzazione del paese e delle sue frazioni

«Un traliccio per la telefonia mobile è sempre impattante sul territorio, questo è chiaro a tutti, ma purtroppo l’alternativa è drastica: o quel territorio resta senza la copertura del servizio o si installa il traliccio. Delle due l’una». La consigliera regionale del Pd Katia Tarasconi oggi era in Comune a Piozzano dove il sindaco Lorenzo Burgazzoli ha indetto una riunione pubblica per illustrare nel dettaglio il progetto di modernizzazione del paese e delle sue frazioni alla presenza di Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida, ovvero il braccio operativo della Regione in tema di telecomunicazioni; un progetto che ultimamente, quando ha iniziato ad essere “visibile” con l’inizio dei lavori, ha suscitato non poche polemiche tra i cittadini. Il fronte del no era presente alla riunione con una delegazione e ha ribadito le sue ragioni: traliccio troppo alto, eccessiva vicinanza alle abitazioni, deturpazione del territorio. Alla stessa riunione pubblica però era anche presente chi sosteneva con forza l’assoluta necessità del servizio di telefonia mobile in quella zona, spiegando che nel 2020 un territorio dove i cellulari non funzionano è un territorio destinato a rimanere seriamente penalizzato sotto innumerevoli punti di vista. «L’impegno economico della Regione è notevole - spiega Tarasconi - e il motivo è uno soltanto: fare il bene dei piozzanesi. Ed è lo stesso motivo che ha spinto il sindaco Burgazzoli a muoversi in questo senso. L’alternativa era far rimanere l’intero territorio senza copertura telefonica mobile; impensabile nell’epoca attuale, soprattutto alla luce di quel che tutti noi abbiamo appena vissuto e stiamo ancora vivendo per l’emergenza coronavirus che ha imposto un incremento notevole dell’utilizzo dei cellulari». Parliamo di un finanziamento di oltre 208mila euro per la progettazione e la realizzazione di un impianto che comprende un traliccio alto 30 metri e il collegamento della fibra in grado di fornire copertura a un vasto territorio attorno al comune di Piozzano attualmente isolato. «Un territorio nel quale gli operatori privati di telefonia mobile non avrebbero investito se non ci fosse stato l’impegno della Regione ad installare l’infrastruttura necessaria - dice la consigliera Pd - ma ora, a fronte di tale impegno, due importanti operatori, Tim e Vodafone, hanno già firmato per assicurare la fornitura del servizio». La zona non lasciava alternativa all’amministrazione comunale, prosegue Katia Tarasconi: «Il terreno doveva essere necessariamente del Comune, che l’ha già concesso in comodato gratuito, e la dimensione del traliccio è quella necessaria alla sua operatività. Ripeto, l’alternativa era rimanere con i cellulari muti». 

I lavori, già iniziati con la realizzazione delle fondamenta, sono ora nella fase clou e a giorni il traliccio verrà installato. Sia da parte del Comune di Piozzano sia da parte di Lepida è stata chiarita la disponibilità ad accettare consigli e indicazioni della cittadinanza per rendere il traliccio meno impattante, magari con una colorazione adeguata. 

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