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Trasporto pubblico, Lega Nord: «Ci pensi la Regione e il “residuo fiscale”»

La proposta della Lega Nord per coprire 1,6 milioni di euro che servono per coprire il servizio Seta per il 2015. Rancan: «Tagliamo gli sprechi in Regione, su tutti i soldi per i campi Rom, e aiutiamo i comuni». Ghilardelli: «E’ un governo che deresponsabilizza»

Nelle ultime settimane si è tornati a parlare di trasporto pubblico locale, dopo che la Provincia di Piacenza, per voce di Luca Quintavalla e Francesco Rolleri, aveva chiamato i comuni a pagare la quota annuale a Seta per sopperire alle mancanze di fondi dell’ente. Diversi sindaci, durante l’ultimo consiglio provinciale del 2014, avevano lamentato di non avere fondi a disposizione per coprire 1,6 milioni di euro di contributo per il 2015. La Provincia negli ultimi anni aveva accantonato cifre nel suo bilancio per far fronte alla questione: i recenti tagli del Patto di stabilità costringono l’ente a dover chiamare in causa i comuni. La Lega Nord non ci sta a questa situazione.

«Le amministrazioni locali – ha spiegato il segretario provinciale Pietro Pisani - hanno lanciato un grido di dolore, perché sono stati tolti tutti i tipi di finanziamenti. Lo stato centrale e la regione tolgono soldi. Ieri siamo andati a vedere di persona il consiglio regionale: lo spettacolo è stato deprimente. La sinistra che governava la Regione – parlo di Bonaccini e Saliera - si sono dichiarati molto rammaricati perché solo un terzo dei cittadini è andato a votare. Hanno detto che faranno di tutto per ridare fiducia all’ente Regione, senza capire che sono stati anche loro due a disgustare la gente. La gente gli darà altri segnali forti, devono capire che è ora di cambiare politica. Auspichiamo che la Regione intervenga per aiutare il trasporto pubblico locale, dovremo battagliare molto, ma penso che queste persone vogliano andare avanti solo ad aiutare gli amici degli amici».

«Una soluzione – ha proseguito il consigliere regionale Matteo Rancan - è quella di pensare “prima alla nostra gente”. Ogni piacentino ha un residuo fiscale di circa 3mila euro all’anno: sono soldi che vanno a Roma e non tornano. Se mantenessimo i nostri soldi sul territorio, risolveremmo il problema del trasporto locale. Ci sono continui sprechi che vanno tagliati: penso soprattutto ai contributi dati ai campi nomadi. Come Lega Nord chiediamo che vengano aumentati i contributi ai comuni dalle Regioni, la riforma Delrio sta mettendo in crisi continuamente il territorio: il trasporto pubblico è solo l’ultimo caso. Questa è una regione che dà soldi agli altri lasciando perdere la nostra gente. Mentre diamo i soldi ai Rom, i nostri ragazzi viaggiano schiacciati in piedi sui pullman. Eliminiamo gli sprechi della Regione e chiediamole di contribuire lei, oltre a utilizzare il residuo fiscale per colmare questi problemi degli enti locali. Proprio in Regione inizieremo una battaglia per lasciare sul Piacentino questi soldi».

«Il bando è scaduto già nel 2011 – ha spiegato Gianmaria Pozzoli, assessore del Carroccio a Rottofreno - ed è stato prorogato due volte. Non si può prorogare continuamente, soprattutto se ci stiamo riferendo a un servizio inefficiente. Noi chiediamo un nuovo bando di gara per abbassare i costi, visto che in un anno di lavoro non è stato fatto nulla da parte di Seta per diminuire i costi dei servizi. Ci vuole un federalismo fiscale più spinto: i comuni hanno perso il 10% del loro bilancio in questi ultimi mesi, non possono far fronte al trasporto pubblico e ad altri aspetti importanti come la manutenzione delle strade durante possibili nevicate abbondanti».

«Questo governo – è il pensiero del sindaco di Ziano Manuel Ghilardelli - sta giocando una partita di deresponsabilizzazione: vuole scaricare tutti gli oneri agli enti sottoposti. Loro danno le responsabilità alle regioni, che le hanno delegate alle province, che le hanno date ai comuni. E così non ce la facciamo ad andare avanti. Vogliono obbligarci a tirare fuori i soldi, sennò minacciano di tagliare le corse, mentre ci mandano in giro su autobus medievali. Vi sono sprechi enormi di carburante in montagna, dove girano autobus enormi. Grazie a queste riforme tagliano risorse e chiedono a noi comuni di recuperare finanziamenti. Non possiamo continuamente aumentare le tasse ai cittadini e nel frattempo peggiorare a loro i servizi».

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