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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Trasporto pubblico, Lega Nord: «Lo si affidi ad un privato, Seta è in perdita»

Il Carroccio difede i cinque sindaci che non intendono pagare il contributo: «Seta è un carrozzone che ha creato disservizi». Il consigliere regionale Matteo Rancan: «Basta con il terrorismo di sinistra»

«Il trasporto pubblico locale è indiscutibilmente in perdita: lo si affidi ad un’impresa privata che, non usufruendo di finanziamenti pubblici, sarà costretta ad ottimizzare le risorse per garantire il servizio». La segreteria provinciale della Lega Nord di Piacenza continua a ribadire la propria contrarietà al contributo versato dai comuni per sostenere Seta. «I cinque sindaci che si oppongono non sono “ribelli” – sostiene il Carroccio-, ma hanno a cuore il proprio territorio e agiscono nell’interesse dei cittadini. La loro scelta rappresenta una volontà estrema di difesa da un governo centrale che sta imponendo politiche accentratrici, ispirate al più bieco antifederalismo, e con l’unico risultato di impoverire gli enti locali che non potranno più andare incontro ai bisognosi in un momento di grave crisi. I quarantatrè sindaci favorevoli dovranno invece ridurre ulteriormente le risorse destinate alle politiche sociali e alla sicurezza. Ma non ci meraviglia più di tanto da parte di forze politiche abituate a lasciare indietro gli italiani che chiedono aiuto pur di avere a disposizione 35 euro per ogni immigrato affidato a cooperative e associazioni vicine alla sinistra».

Inoltre, la Lega insiste nel puntare il dito contro Seta. «È un carrozzone che ha creato disservizi – ripete la segreteria provinciale – e una prova è data dalle linee sulle quali viaggiano mezzi sovraffollati a fronte di altre non sfruttate, con costi di gestione fatti lievitare da queste ultime. Circolano poi ancora mezzi datati dai consumi elevati e il caso dell’autosnodato incastratosi a Ottone dimostra come certe scelte siano attuate da dirigenti che non conoscono il Piacentino. Infine, il piano aziendale non è stato rispettato, dal momento in cui non tutti i nuovi mezzi scelti sono stati consegnati. Riteniamo falso – aggiunge la segreteria - sostenere che nel 2014 l’azienda ha raggiunto il pareggio di bilancio, in quanto è stato ripianato dalla regione e dagli enti locali. Come si fa a dire che Seta non è in perdita se deve chiedere soldi ai comuni per andare avanti?».

TPL PIACENZA, RANCAN: «BASTA CON IL ‘TERRORISMO’ DI SINISTRA»

«La sinistra deve smetterla di spostare su un piano di battaglia prettamente ideologico quello che in realtà con il sistema partitico non ha nulla a che fare. Il trasporto pubblico è un servizio a vantaggio della collettività che deve essere garantito e che non può in alcun modo gravare sulle spalle delle amministrazioni. Quelle amministrazioni, questo sì è bene ricordarlo, che proprio a causa dei governi di sinistra ora si trovano con meno risorse in cassa e con maggiori spese a cui fare fronte». Così Matteo Rancan, consigliere regionale della Lega Nord torna a puntare l’accento sul tema del trasporto pubblico locale in provincia dopo la decisione dei sindaci di Cadeo, Cortemaggiore, Caorso, Ziano e Lugagnano, di non pagare di tasca propria quello che la regione non intende coprire. «Prima di togliere i fondi alle province e di mettere in campo una scandalosa rivoluzione per quello che riguarda gli enti locali e le amministrazioni decentrate, la Provincia di Piacenza copriva parte delle spese necessarie per garantire lo svolgimento del servizio. Ora che la Provincia non c’è più, Seta chiede che siano i 48 Comuni interessati dal servizio a farsene carico. Una richiesta che non si può accogliere. Bene hanno fatto le cinque amministrazioni a dire ‘no’. La Regione – attacca Rancan – non può fare finta di non vedere quello che accade senza intervenire anche perché, come ho già ricordato più volte, l’arrivo di Seta ha paternità proprio in via Aldo Moro». Matteo Rancan-2

«Dalla regione arrivano 16 milioni di euro – spiega Rancan -, e questo è un dato di fatto. Ma se questi soldi non bastano a permettere la continuità del servizio dobbiamo fare qualcosa. E questo qualcosa non può ricadere sulle spalle dei Comuni». «Per questo – tuona – critico fortemente le prese di posizione del consigliere delegato della provincia di Piacenza, Luca Quintavalla e dell’assessore Francesco Timpano secondo i quali l’unica via di uscita è quella di pagare. Così come vergognosa è la presa di posizione di quel che resta della Provincia secondo la quale i Comuni che non pagano si vedranno di fatto tagliare le linee di comunicazione. Una minaccia bella e buona chenulla ha a che vedere con la democrazia».

«Stiamo assistendo a uno spettacolo osceno di una sinistra che, per non ammettere di avere fatto dei gravi danni a Roma, ne fa di peggiori a livello locale. E per giustificare le sue scelte i democratici amministratori di sinistra mettono in campo del vero e proprio terrorismo nei confronti di Comuni e cittadini minacciandoli di fatto di rimanere isolati». «Scegliendo di escludere dal servizio non chi non paga, ma chi di fatto dice ‘no’ alle linee della sinistra, si compie una prevaricazione senza precedenti. Prevaricazione che il consigliere regionale Pd Molinari non può in nessun modo avallare. Altrimenti, ancora una volta, saremo davanti a una sinistra che tanto a Roma quanto in regione, porta avanti una serie di interventi che nulla hanno a che fare con il bene dei cittadini». «Ribadendo la mia vicinanza alle amministrazioni che decideranno di non piegarsi ai voleri della sinistra e a tutti i cittadini che usufruiscono del servizio di trasporto, ricordo che Seta deve garantire un servizio ottimale. Allo stesso modo invito Quintavalla a leggere il documento dei sindaci e, invece di criticare e minacciare, a prendere in seria considerazione dubbi e perplessità avanzati. Un buon amministratore ascolta tutti, e non impone nulla!».

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