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«Una manovra realizzata pensando alle fasce più deboli»

Bilancio, i parlamentari piacentini Murelli e Pisani: «E’ solo l’inizio. Con le prossime cambieremo il Paese. Attenzione a pensioni, lavoro, famiglie, piccole e medie imprese, partite Iva, mai considerate dai precedenti Governi. Importante anche il lavoro fatto sulle infrastrutture con tanti soldi arrivati anche nel Piacentino»

«E’ la prima manovra in favore dei cittadini, partita considerando chi è in difficoltà. Nei prossimi bilanci continueremo con riforme che cambieranno il Paese. Abbiamo rispettato gli impegni elettorali. Si è partito dai temi più importanti, pensioni e lavoro, pensando alle categorie più deboli, dando fiducia e speranza a piccole e medie imprese, ad artigiani e commercianti, mai considerati prima, passando per i disabili e le famiglie. Con questa manovra di bilancio abbiamo anche cominciato a rimettere in sicurezza l’Italia, dai ponti alle strade alle scuole».

E’ il commento della deputata Elena Murelli e del senatore Pietro Pisani, dopo l’ultimo voto alla manovra di bilancio 2019. I parlamentari della Lega lasciano «a chi fa opposizione le critiche a provvedimenti fatti per i cittadini, per tutelare la loro sicurezza, le loro pensioni, il loro lavoro, il loro futuro».

«Sono stati stanziati tanti soldi per le infrastrutture - ha affermato Pisani - e i benefici si vedranno anche nel Piacentino, con 200 milioni di euro destinati ai ponti lungo l’asta del Po. I Comuni, poi, avranno la possibilità di intervenire sugli edifici scolastici e sulle strade. Inoltre, i Comuni virtuosi potranno utilizzare l’avanzo di bilancio. Tra le novità di questo Governo, ricordo anche l’introduzione, graduale, della fatturazione elettronica voluta dall’Europa. E lo abbiamo fatto evitando le sanzioni. E ancora: la Flat tax al 15% per le partite Iva e l’esenzione dalla fatturazione elettronica per le partite Iva non societarie con fatturato fino a 65mila euro annui. Infine, le pensioni. Non ci saranno tagli su quelle fino a 1.500 euro. Abbiamo agito tenendo la barra dritta sull’equità sociale, aiutando i più poveri».

Murelli è soddisfatta per un provvedimento che l’ha vista prima firmataria della legge sui seggiolini salva-bebè: per il 2019 e 2020 ci saranno 2 milioni per gli incentivi all’acquisto dei seggiolini. «Sono contenta - prosegue Murelli - anche se sono tanti i miglioramenti per gli italiani. Penso all’Opzione donna, che consentirà alle donne con 57-58 anni anni di età di andare in pensione con 35 anni di contributi, provvedimento che arriverà nel decreto di quota 100 a gennaio. Abbiamo pensato a chi era in difficoltà con la pace fiscale, a Flat tax al 15% per le partite Iva fino a 65mila euro di reddito. E questo è solo l’inizio. Da non dimenticare, poi, che è stato evitato l’aumento dell’Iva. Ma ciò di cui vado orgogliosa sono i 100 milioni per le famiglie con il bonus bebè e il raddoppio delle detrazioni fiscali - da 400 a 800 euro - per chi ha figli disabili».

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