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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

«Una sopraelevata per bypassare la rotonda per la statale 45»

Nella seduta di Consiglio che ha votato l’area Farnesiana sono già arrivate le prime richieste. Passa in aula il suggerimento di Fratelli d’Italia per una sopraelevata, trasformati in raccomandazioni quelli della Lega sulla viabilità del nosocomio e la vicinanza con il carcere

È appena stata scelta l’area 6 della Farnesiana come sede del nuovo ospedale di Piacenza – durante la seduta di Consiglio del 26 luglio, durata oltre sei ore - che sono già fioccati i suggerimenti urbanistici e viabilistici per quella macro-area della città che ospiterà il nosocomio. Il primo è arrivato dalla Lega, a firma Lorella Cappucciati, Marco Montanari e Nelio Pavesi. I tre si sono spinti molto oltre durante la seduta di Consiglio comunale che sanciva la scelta dell’area 6, oltre la tangenziale, come sede migliore. Nell’ordine del giorno, poi trasformato in semplice raccomandazione su richiesta del sindaco Patrizia Barbieri (che ha voluto fermare l’impeto dei tre consiglieri leghisti, già pronti a fissare dei paletti), si pensava già al futuro. La Lega impegnava l’Ausl a far sì che nel progetto del nuovo ospedale l’ingresso «venga ubicato ad una distanza adeguata dal carcere delle Novate, facendo in modo che i due edifici non debbano così interfacciarsi in alcun modo. La costruzione dei parcheggi dovrebbe di conseguenza, essere collocata nel retro rispetto alla zona di accesso dell’ospedale». Poi si voleva «installare all’interno degli spazi destinati ai parcheggi, sia per i dipendenti sia per i visitatori, delle telecamere di sicurezza, provvedendo ad un’adeguata illuminazione». I tre leghisti, come detto, sono andati già nel dettaglio. «Parcheggi “rosa” per le donne. Il più possibile vicini all’entrata del nuovo nosocomio. La normativa vigente già li prevede per i disabili. E che vengano Lorella Cappucciati-5destinati i necessari posti auto gratuiti – si leggeva nell’ordine del giorno poi trasformato - per i dipendenti e venga definita una gratuità di almeno 6 ore di sosta per i visitatori. Per i pazienti ricoverati (o che accedono in altro regime DSA/DH/Amb) sia invece prevista una sosta comple-amente gratuita». Addirittura dal Carroccio si è parlato già di «servizio di vigilanza attiva contro l’accattonaggio molesto ed i venditori abusivi e un’area dedicata ed attrezzata per gli studenti universitari in stage». Infine, si invitava l’Ausl a valutare «l’eventuale riqualificazione dell’ospedale vecchio come nuovo polo universitario». Secondo molti consiglieri, troppa carne al fuoco per una seduta di Consiglio che doveva soltanto confermare o meno l’area 6 come la migliore per costruire l’ospedale. «Stiamo andando troppo nel dettaglio – ha osservato Christian Fiazza (Pd) -, sono temi da trattare in futuro». Dopo le polemiche e la richiesta del sindaco, il Carroccio ha deciso di lasciar perdere e soltanto suggerire queste proposte all’aula, all’Amministrazione e all’Ausl, non impegnando in alcun modo nessuno.

Esito diverso, invece, per l’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia. Se la Lega «impegnava» già l’Ausl, Fd’I «invitava» la Giunta a pensare a un’opera per snellire il traffico verso la futura sede dell’ospedale. «Il traffico veicolare giornaliero che genererà il nuovo Nicola Domeneghetti-2ospedale – ha dichiarato Nicola Domeneghetti di Fd’I in aula – è stimato in 5mila veicoli giornalieri. La tangenziale Sud sarà gravata ulteriormente di traffico e una parte di questo si trasferirà, inevitabilmente, sulle strade comunali. Indipendentemente dalla macro area individuata, appare indispensabile prevedere lo scavalcamento della rotatoria posta all’imbocco della strada statale Valtrebbia 45. È opportuno bypassare la rotatoria della Galleana con una sopraelevata: tutto questo senza oneri per il Comune, ma con l’aiuto di Anas e Regione per i fondi». Il consigliere di Liberi Massimo Trespidi ha giudicato «ragionevole» questo suggerimento che non impegna il Comune di Piacenza (a differenza delle proposte della Lega) e la proposta è passato con il voto compatto della maggioranza e l’ok di gran parte dell’opposizione, ad eccezione dei consiglieri del Partito Democratico e del pentastellato Sergio Dagnino, che hanno preferito astenersi.

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