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Unione montana Valtrebbia e Val Luretta, il nuovo presidente è Roberto Pasquali

Si è tenuto nei giorni scorsi il Consiglio dell’Unione Montana Valli Trebbia e Luretta nel corso del quale si è insediato ufficialmente il nuovo Consiglio ed a seguire è stato eletto all’unanimità come presidente il sindaco di Bobbio Roberto Pasquali. Nel corso della seduta il neo eletto presidente ha illustrato il Documento Programmatico per il prossimo quinquennio che è stato sottoscritto da quasi tutti i componenti e da 7 sindaci su 8 (unica eccezione Lodovico Albasi di Travo). Nel corso della seduta sono stati altresì approvati gli equilibri di Bilancio di Previsione e la conseguente variazione.

IL PROGRAMMA DI PASQUALI

In tutto questo percorso è necessario che tutti i comuni facciano la loro parte e in un momento difficile come questo crediamo importante un cambio di rotta per la valorizzazione delle valli Trebbia e Luretta cercando di trovare le soluzioni lavorative, turistiche, commerciali e culturali per far crescere la nostra economia cercando di tamponare lo spopolamento. Altro punto importante di riflessione crediamo possa essere quello di rivedere l'impianto organizzativo dell'unione Montana che deve diventare ente di sviluppo e soprattutto di supporto ai Comuni valorizzando le peculiarità di ogni singolo territorio. Il presente documento è una piccola traccia di come può essere impostato il lavoro di squadra della nuova Amministrazione dell'Unione Montana Valli Trebbia e Luretta alla cui carica di Presidente viene indicato Roberto Pasquali (sindaco della Città di Bobbio).

Questo documento è un insieme di idee che può essere arricchito dalle proposte di tutti e facendo squadra si potranno ottenere risultati positivi per i nostri territori ed in particolare per coloro che hanno deciso di affrontare la sfida investendo nella nostra montagna con innumerevoli sacrifici e noi dobbiamo impegnarci nel portare più finanziamenti possibili oltre a quelli già in essere e consolidati. In questo contesto l'obiettivo primario è la ristrutturazione della sede dell'Unione Montana, velocizzando le decisioni e i tempi di realizzazione, per mettere i dipendenti nelle condizioni idonee per svolgere la loro attività lavorativa. In sintesi poi, argomento per argomento, cerchiamo nelle varie aree di intervento di fare delle proposte di crescita.

STRUTTURA UFFICI

Su questo punto occorre rivedere tutta l'organizzazione dell'Ente soprattutto alla luce della situazione che si è venuta a creare con l'introduzione da parte del Governo di una possibilità di collocazione a riposo utilizzando "quota 100". Questo creerà notevoli difficoltà a tutti i comuni e di conseguenza all'unione Montana. Si stima una perdita di almeno 7/8 dipendenti nei prossimi mesi e quindi una perdita importante di professionalità. Crediamo importante mantenere la pianta organica oggi presente e se possibile implementarla e quindi considerato il pensionamento di un dipendete bisognerà urgentemente attivarsi con la mobilità per arrivare all'obiettivo di sostituire la persona che ha già dato le dimissioni. L'obiettivo prioritario sarà quello di organizzare il lavoro di tutti i dipendenti che faranno parte dell'unione Montana, i quali, a loro volta, organizzeranno i vari servizi. Crediamo importante, se non determinante, individuare tra i dipendenti dell’Unione una figura che tenga costantemente monitorati i bandi regionali, i bandi nazionali e i bandi europei, redigendo schede e proposte da discutere tutti insieme in Giunta e da sfruttare per l'Unione ma anche per ogni singolo comune. Questo rappresenta un modo per essere tempestivi nella predisposizione di progetti e, quindi, la possibilità di attrarre sul territorio di competenza del nostro ente un maggior numero di finanziamenti possibili.

URBANISTICA

Il riferimento va alla normativa introdotta dalla L.R. 24 del 2017 che prevede un modello di sviluppo fondato sul contenimento del consumo di suolo introducendo il principio del consumo del suolo a saldo zero. Per realizzare questi obiettivi, la nuova legge richiede di dotarsi di un piano urbanistico (PUG) che preveda il riuso e la rigenerazione del territorio urbanistico, per una qualificazione degli insediamenti esistenti, limitando la possibilità di nuovi insediamenti in espansione. Crediamo che questo argomento possa essere un valido volano per il futuro e quindi riteniamo che debba essere predisposto un pUG (piano urbanistico Generale) per tutti i comuni dell'Unione. E questo rappresenta sicuramente un modo per uniformare in tutti i Comuni le regole Urbanistiche.

 

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