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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Movimento 5 stelle, Quagliaroli: «Uniti per uno stato innovatore»

Il capogruppo del M5S: «Bisogna lasciare da parte interessi personali e ideologici e unirci per la salvaguardia dell'ambiente»

«E' noto - afferma in una nota Mirta Quagliaroli, capogruppo del Movimento 5 stelle di Piacenza - il conflitto che esiste tra economia e ambiente, come evidenziato di recente dall’associazione industriali di Piacenza, proprio perché l'eliminazione o la riduzione dell'inquinamento si traduce spesso in aumento dei costi industriali. D’altro canto è necessario richiamare l’attenzione sul ruolo e le potenzialità dello stato quale facilitatore del dinamismo innovativo per realizzare in concreto la green economy attraverso la volontà di tradurre la visione in realtà. La considerazione che l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per limitare e ridurre l’inquinamento sia un impegno doveroso è fondamentale per rispettare l’ambiente che ci circonda e in cui tutti dobbiamo vivere. Questo impegno come abbiamo visto è costoso per le imprese ma implica anche un cambio di mentalità e di strategia sia per gli imprenditori che per i governanti. Adeguare le tecnologie dell’industria e affrontare gli aspetti economici conseguenti deve essere l'obiettivo dell'imprenditore, degli amministratori e dei politici.
Spesso l’utilizzo di tecnologie ambientali nell’ottica di innovare permette di raggiungere il doppio obiettivo di eliminare o ridurre l’inquinamento e di migliorare allo stesso tempo l’economia del processo industriale. Cambiare mentalità in un mondo che cambia vuol dire innovare in tutti i settori anche in quello dei processi industriali inquinanti».
«La necessità di ridurre gli impatti ambientali e l’obbligo di usare le migliori tecnologie disponibili - continua Mirta Quagliaroli - dovrebbe contribuire non poco nei prossimi anni allo sviluppo di questo tipo di tecnologie, come è sempre accaduto nell’ambito delle innovazioni, pensiamo ai primi telefonini e a quelli attuali, pensiamo anche al recente prototipo di aereo alimentato esclusivamente ad energia solare e ai possibili sviluppi futuri. D’altra parte questo richiede uno sforzo particolare, soprattutto da parte delle amministrazioni, che devono stabilire autorizzazioni che non siano basate semplicemente sul rispetto di valori tabellari ma l’intento deve essere quello di giudicare l’industria anche da un punto di vista tecnologico. Una buona collaborazione tra amministrazioni e industrie è quindi indispensabile e può portare a una netta riduzione dei problemi ambientali generati dall’industria. Se invece si ha una situazione in cui da una parte vi è un’industria che cura solo il profitto a corto termine a scapito dell’ambiente o dall’altra un’amministrazione che tende burocraticamente a minimizzare il lavoro necessario per le autorizzazioni, le conseguenze non potranno essere che l’arresto di attività economicamente valide con impatti ambientali realisticamente accettabili o, al contrario , la continuazione di attività pesantemente inquinanti mal giustificate dagli aspetti economici. 
La buona politica può essere determinante e l'azione comune e coordinata nei confronti del governo per ottenere un piano d'azione volto a promuovere le innovazioni e incentivare l'adozione delle tecnologie compatibili con l'ambiente dovrebbe essere prioritario e interesse comune delle imprese e dei cittadini. Il M5S è disponibile a farsi interlocutore e portavoce di proposte di legge che sostengano e aiutino le imprese nel campo dello sviluppo di tecnologie ecocompatibili».

«Crediamo - conclude il capogruppo - che agire assieme, lasciando da parte interessi personali e ideologici, ma finalizzando l'obiettivo unicamente al raggiungimento di interventi mirati ed efficaci per incentivare investimenti in ricerca e sviluppo oltre che per l'adozione delle migliori BAT, possa essere il metodo migliore per eliminare i conflitti con i comitati a salvaguardia dell’ambiente e ottenere risultati che garantiscano tutti.
Proprio in quest'ottica la nostra speranza è che il governo e l’industria possano comprendere l’importanza delle tecnologie ambientali e si impegnino quindi ad  incrementare gli sforzi nel campo della ricerca & sviluppo per sperimentare nuovi processi che allo stesso tempo possono migliorare sia l’economia che l’ambiente. La rivoluzione verde è il futuro, ma non decollerà se non sarà "scelta" e sostenuta con determinazione dallo Stato».

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