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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Cure oncologiche vicino a casa, in un anno seguiti 285 pazienti

In occasione dell’assegnazione del primo premio nazionale Alesini al dipartimento di Oncoematologia, l’Azienda Usl di Piacenza ha tracciato un bilancio sull’importante progetto che ha un forte impatto positivo e tangibile sulla persona

Le terapie oncologiche il più vicine possibile a casa del malato, con i professionisti che si spostano negli ospedali periferici della rete provinciale per andare incontro alle esigenze della persona: è questa la logica su cui poggia il progetto Oncologia territoriale, premiato nei giorni scorsi a Roma da Cittadinanzattiva e Tribunale per i Diritti del Malato. L’esperienza piacentina è ormai ben consolidata e presenta anche un aspetto unico in Regione: un punto di cure oncologiche in una Casa della Salute, quella di Bettola. In occasione dell’assegnazione del primo premio nazionale Alesini al dipartimento di Oncoematologia, l’Azienda Usl di Piacenza ha tracciato un bilancio sull’importante progetto che ha un forte impatto positivo e tangibile sulla persona. «La prossimità – anticipa il direttore generale Ausl Luca Baldino - permette di ridurre i tempi di viaggio, di parcheggio e attesa e consente al paziente e ai suoi familiari di diminuire la perdita di giorni di lavoro, a beneficio della qualità di vita». 

«Siamo molto contenti per questo riconoscimento che premia i medici e gli infermieri del territorio. Siamo anche soddisfatti perché questa modalità sta diventando un modelloal quale il mondo oncologico sta guardando con interesse», ha dichiarato Luigi Cavanna, direttore dipartimento Oncoematologia Ausl Piacenza. Gli fa eco la dottoressa Patrizia Mordenti, responsabile della rete oncologica dell’Asl: «Uno degli obiettivi principali è stato portare il più vicino alla casa del paziendt le cure, in modo tale da regalare tempo ai malati. Facendo un rapido calcolo riusciamo a donare circa 40 giorni all'anno, per chi sta bene non è nulla, ma per chi è in cura è vita». Nel 2016 sono stati curati 262 pazienti per un totale di 1989 accessi e 3105 infusione di farmaci. Nel 2017 sono stati invece 285 persone con 2232 accessi, 3455 infusioni di farmaci, tutti preparati nell’unità farmaci antiblastici di Piacenza. 

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