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Salute

Il bilancio dell'Ausl chiude in pareggio. «Maggiori investimenti per il miglioramento dei servizi territoriali»

Barbieri e Calza: «La provincia di Piacenza risulta in una situazione di svantaggio rispetto alle altre province della Regione: la spesa della sanità risulta più alta a causa dei criteri che adottati in sede regionale» Baldino: «La copertura degli investimenti tende sempre a tardare»

Chiude in pareggio il bilancio dell’Ausl 2017 presentato dal direttore Generale Luca Baldino ai sindaci della Provincia di Piacenza nella mattinata di venerdì 11 maggio. Il parere della Conferenza territoriale socio-sanitaria è stato rimandato alla prossima seduta del 21 maggio alle 15.30.

Il consuntivo del 2017 si è chiuso con 620milioni e 700milia euro, rispetto a quello dell’anno prima pari a 612milioni e 900mila euro, registrando quindi un aumento di 7milioni e 800mila euro. «Per quanto riguarda i costi la parte del leone la fanno i servizi sanitari, che comprendono interventi per il miglioramento delle strutture del territorio; e a seguire il personale, l’acquisto di beni, i servizi non sanitari – ha detto Baldino. Gli aumenti di alcune voci di costo nel 2017 dipendono da attività implementate nel corso dell’esercizio, in alcuni casi richieste dalla Regione, come le vaccinazioni, in altri casi necessarie per garantire l’erogazione dei servizi ad alti livelli di qualità. In molti casi i costi sono stati coperti con specifici finanziamenti. Nella nostra città l’incremento di costi è tra i più alti a livello regionale. Nessun mutuo nel 2017 per gli investimenti che sono stati coperti solo grazie a contributi pubblici (esclusi i grandi interventi) e con noleggi».

«Rispetto a quanto preventivato – ha spiegato il direttore di Ausl nella sua relazione - sono stati realizzati investimenti per otto milioni e 993mila euro, a fronte della previsione per il 2017 pari a 14milioni e mezzo di euro. Con la spesa di un milione e 383mila euro sono state adeguate e messe in sicurezza le strutture sanitarie del distretto di ponente, è stata realizzata casa della salute di Carpaneto, sono state acquistate attrezzature ed arredi per le strutture sanitarie. 724mila euro sono stati spesi per il blocco B dell’ospedale di Fiorenzuola. Sempre per il nosocomio della Valdarda verranno investiti nel 2018 e nel 2019 circa 7milioni e 983mila euro, di cui un milione per l’adattamento dei reparti al trasferimento dell’Unità Spinale. A Fiorenzuola si è registrata inoltre una spesa di un milione e 100mila euro per la risonanza magnetica inaugurata nel corso del 2017. Nel 2018 200mila euro verranno impiegati per l’acquisto di binari sollevapazienti. Circa49mila euro sono stati spesi per l’ammodernamento di Tecnologie Biomediche. Nel 2018 potranno vedersi realizzati alcuni interventi di miglioramento all’ospedale di Bobbio per un milione e 800mila euro. Ammontano a cinque milioni e 700mila euro gli investimenti necessari coperti con risorse proprie: questi hanno riguardato la realizzazione di alcuni lavori e in particolare l’acquisto di attrezzature sanitarie».

Qualche criticità

Per il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri e per la presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, «la provincia di Piacenza risulta in una situazione di svantaggio rispetto alle altre province della Regione». «Questo perché – spiegano Barbieri e Calza – la spesa della sanità risulta più alta a causa dei criteri che sono stati adottati in sede regionale». L’idea comune emersa al termine della seduta è quella di «inviare a Bologna un documento che contenga una posizione unitaria di tutti i sindaci per cercare di ovviare questa situazione che ci penalizza fortemente». «Si aggiunge poi il problema che la copertura degli investimenti da parte della Regione tende sempre a tardare». «Lo notiamo -  ha detto Baldino - dal fatto che su 14milioni di euro di investimenti preventivati, ne abbiamo spesi solo otto milioni». 

L’attività dell’Ausl nel 2017

Lo scorso anno l’attività dell’Azienda Sanitaria Locale si è fortemente concentrata sul miglioramento e sull’appropriatezza dei servizi territoriali, in particolare sulle case della salute. Oltre all’attivazione di quella di Carpaneto è stata identificata una possibile sede per quelle di Bobbio, Bettola e Fiorenzuola (quest’ultima potrebbe trovare spazio nei locali dell’ex Municipio). È stata avviata la progettazione di quella dei Rottofreno e identificata una possibile sede per la casa della salute di Lugagnano, ad oggi operativa nella sede del Municipio. All’inizio del 2018 è stata completata quella di Borgonovo.

Sempre nell’ottica di un miglioramento dei servizi territoriali è stato potenziato il personale infermieristico con l’attivazione di ambulatori nelle case della salute. Si è arrivati all’accordo con i medici di medicina generale per la presa in carico delle principali patologie croniche ed è stata avviata la medicina di iniziativa nelle case della salute e nelle medicine di gruppo per diabete, scompenso cardiaco, demenze. Sono stati potenziati i servizi di specialistica ambulatoriale nelle case della salute e attivati gli sportelli amministrativi polivalenti.

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