«Via Gadolini è una pista d'accelerazione per tutti gli ubriachi di Piacenza?»
Ciclicamente capita: chi abita in Via Gadolini e parcheggia l'auto lungo la pubblica via, non è così sicuro di ritrovarla integra il mattino successivo. Via Gadolini è lunga più o meno 450 metri e va dalla rotonda di via Pietro Cella-Bianchi-Veneto, fino alla rotonda all'incrocio di via Manfredi. E' un tratto di strada a senso unico e dalla semicurva che si trova altezza del civico 38 in avanti, capita di tutto.
Pare proprio che alcuni guidatori che la percorrono, soprattutto nelle ore notturne, non facciano attenzione alla semicurva, al fatto che comunque procede in un centro abitato dove più dei 30 km/h a mio parere non bisognerebbe superarli, e magari evitare di bere così tanto da annullare riflessi e buon senso. L'ultimo caso, la notte tra venerdì 12 gennaio e sabato 13: al mattino ci siamo resi conto dei danni subiti da due vetture parcheggiate sul lato sinistro, pesantemente danneggiate dall'urto con un altro automezzo.
Poi vogliamo parlare delle vetture che percorrono via Gadolini contromano? Il tratto tra via Manfredi e via Lanza è pericolosissimo, tante volte mi sono ritrovata ad evitare per un soffio un frontale perché qualcuno non capisce la segnaletica stradale e imbocca tranquillamente contromano la via. Mettere dei dossi, dei dissuasori, delle linee orizzontali in rilievo, un semaforo, qualcosa? Costa così tanto all'Ufficio Traffico o a chi per lui? Da quando abito in Via Gadolini (una decina d'anni) non sono al corrente d'incidenti mortali, ma bisogna proprio aspettare che capiti un'evenienza del genere per fare muovere qualcosa e porre rimedio a questo stato di cose?»