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Alla scoperta del nostro Appennino

Attraverso otto aree protette, si snoda l'Alta Via dei Parchi, un percorso naturalistico, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna

“Nuvole, poi sole, poi ancora sole; montagne verdi come nella canzone. Camminavo e camminavo”. Il giornalista Ermanno Muolo attacca così per descrivere il paesaggio e le atmosfere che si respirano sui sentieri dell’Appennino settentrionale, un tratto di montagne lungo oltre 500 chilometri che taglia tutta l’Emilia Romagna (VEDI IL VIDEO).

Da Berceto in provincia di Parma fino al Monte Carpegna in provincia di Pesaro e Urbino, attraverso otto aree protette, si snoda la suggestiva Alta Via dei Parchi, un percorso naturalistico, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, che porta a scoprire un pezzetto d’Italia che a volte capita persino di dimenticarsi.

L’Appennino piacentino, nel suo tratto, conta vette di discreta altezza, soprattutto nella parte Sud, - monte Alfeo (1651 m), monte Bue (1777 m), monte Carmo (1640 m), monte Cavalmurone (1671 m), monte Chiappo (1700 m), monte Legnà (1669 m), monte Lesima (1724 m), monte Maggiorasca (1803 m), monte Nero (1752 m), monte Penice (1460 m) – e l’impervietà del paesaggio ha permesso un’ottima conservazione delle risorse naturali.

Verso nord la montagna degrada in collina e via via si spiana, fino a confluire nella Pianura Padana. La valle più ampia e ricca di attrattive è quella attraversata dal fiume Trebbia, ideale collegamento tra la Liguria e la Pianura Padana, ancora intatta in molte sue parti e particolarmente affascinante da percorrere a cavallo.

Lo spirito dell’iniziativa è quello della (ri)scoperta: attraverso attività anche molto piacevoli, come camminate ed escursioni, appuntamenti musicali e degustazioni, concentrate tra giugno e settembre, siamo accompagnati nel fare la conoscenza con il nostro territorio e le sue bellezze più incontaminate. E la tutela dell’ambiente e la riscoperta, anche economica, di queste nostre risorse in questo caso vanno a braccetto.
“L'Alta Via dei Parchi in realtà mira proprio a riattivare un circuito, anche economico, - spiega infatti l’ Assessore Ambiente Regione Emilia-Romagna Sabrina Freda - basato sulla tutela delle risorse ambientali e non sullo sfruttamento di risorse che non sono riproducibili. Penso proprio che l'obiettivo di far vivere l'ambiente e quindi sensibilizzare alla sua tutela sia stato raggiunto con questo progetto”.

A raccontare questi paesaggi, sempre nell’ambito del progetto con la Regione, ci sta pensando anche lo scrittore-camminatore Enrico Brizzi che sta ultimando un documentario dedicato proprio a questi percorsi dell’Appennino.

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