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Bilancio positivo per la 47a edizione della Lunga Marcia

Oltre 600 i partecipanti alla classica dei 33-25 e 11 Km; altri 180 alla competizione Trail

La splendida giornata di sole di domenica scorsa ha favorito l'iscrizione di tanti appassionati di montagna alla Lunga Marcia in Alta Val Nure “Dante Cremonesi” e al Trail che da alcuni anni affianca la più lunga marcia sul nostro Appennino.

Certamente una bellissima soddisfazione per il consiglio direttivo del Gruppo Alpinisti Escursionisti Piacentini (GAEP)che ha portato in montagna più di 800 camminatori a faticare, ma allo stesso tempo ad ammirare gli splendidi panorami che sono offerti dal crinale che divide le valli Nure Trebbia e Aveto.

Sono 635 le persone che si sono distribuite sui percorsi tradizionali di 33, 25 e 11 km; a queste si devono aggiungere altre 180 che hanno gareggiato nel Trial Alta Val Nure di 60 o di 21 km che quest’anno ha toccato i crinali aspri e rocciosi, tra il Lago Nero e le faggete, la Valle Tribolata,le cime Crociglia, Bue, Nero, Maggiorasca, Ciapa Liscia, Groppo Rosso.

La manifestazione ha alle spalle una preparazione di quattro mesi, 70volontari del GAEP e dei Lupi d’Appennino,con tutti i membri del Consiglio Direttivo del GAEP impegnati nelle differenti attività sul percorso e/o in Rifugio, la collaborazione degli abitanti della zona, l’aiuto dell’Associazione Radiomatori Italiani, del CAI, del Soccorso Alpino SAER delle sezioni di Piacenza, della Croce Rosa Italiana di Agazzano, delle Guardie Forestali, di Progetto vita che ha prestato otto defibrillatori dislocati sul percorso; e ancora: ”il servizio scopa”con lapresenza di due medici volontari mentre un terzo presidiava il Passo del Mercatello, tanta esperienza accumulata negli anni, la passione per la Montagna eil sostegno degli sponsor.

La buona percorrenza dei sentieri è stata garantita dallavoro svolto del gruppo di volontari della sentieristica, formato da soci del CAI e del GAEPche ogni anno si dedicano alla manutenzione e la segnaletica dei sentieri dell’Appennino. Novità di quest’anno la collaborazione del circolo ANSPI di Ciregna che ha organizzato un nuovo punto di ristoro che si è andato ad aggiungere ai tradizionali quattro da sempre presenti sul tracciato.

Fra i partecipanti alla giornata Davide Chiesa, socio onorario del GAEP, che reduce solo da dieci giorni della sua salita all’Everest, non ha voluto rinunciare alla corsa di 21 km sui crinali dell’Alta Val Nure (nella foto con il presidente Gaep Rebessi).

Il commento del presidente Gaep Roberto Rebessi

Circa venti escursionisti, per vari motivi si sono ritirati e non sono riusciti a portare a termine il percorso. Tra questi, come già apparso nelle cronache, un escursionista colto da un malore è stato soccorso dal personale del SAER, portato con la barella al punto di ristoro del Mercatello e da qui prima con la croce rossa e successivamente con eliambulanza trasportato in ospedale.E’ certamente un evento spiacevole, ma con 800 partecipanti è possibile, anche per semplice dato statistico, incontrare una situazione di questo genere che ha però evidenziato la professionalità dei soccorritori, SAER e CRI, con la collaborazione dell’ARI e ha dimostrato l’attenzione e la sicurezza con cui è sempre svolta questa manifestazione.

Insieme ai Lupi d’Appennino, abbiamo diffuso un questionario online - tuttora aperto – per raccogliere i commenti dei partecipanti. Fino ad ora, tra la quasi totalità delle attestazioni di plauso anche alcuni rilievi sul costo di iscrizione. La quota è sicuramente più elevatarispetto a una marcia in paese che si svolge su un percorso ad anello; ma con questa dobbiamo coprire il noleggiodi otto autobus, il personale che su un’intera che garantisce l’assistenza ai partecipanti. I volontari del sodalizio non ricevono nemmeno il rimborso per le spese del carburante, ma èassicuratoun contributo agli enti che prestano la loro professionalità per l’assistenza sui percorsi.

Altri escursionisti si lagnano del fatto che a fine marcia è necessarioincamminarsi dal Rifugio Vincenzo Stoto a piedi fino a Selva dove il servizio autobus permette il ritorno a casa o al punto dove sono state lasciate le auto. E’ una scelta adottata per mantenere libera la strada che da Selva conduce a Torrioe permettere l’intervento dei mezzi di soccorso della CRI e del Soccorso Alpino in caso di necessità.Solo coloro che hannopartecipato al Trail, vengono portati con un piccolo pulmino da 9 posti fino al paese dato il tasso di acido lattico accumulato nel loro organismo. Accompagnare tutti i600 partecipanti a Selva si renderebbero necessarie oltre 60 corse, missione organizzativamente impraticabile.

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