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Conegliano: appuntamento con la storia, ma Piacenza può allungare la serie

Estremo appello per la Nordmeccanica Piacenza che proverà a rovinare la festa dell’Imoco Conegliano all’ultimo ostacolo prima dello storico primo Scudetto. La formazione di Mazzanti viaggia sull’onda dell’entusiasmo di due netti 3-0 di gara1 e gara2

Estremo appello per la Nordmeccanica Piacenza che proverà a rovinare la festa dell’Imoco Conegliano all’ultimo ostacolo prima dello storico primo Scudetto. La formazione di Mazzanti viaggia sull’onda dell’entusiasmo di due netti 3-0 di gara1 e gara2 che le permette affrontare il secondo match del PalaBanca con la consapevolezza di essere ormai ad un  passo dall’impresa. Piacenza può giustamente recriminare per non essere riuscita a sfruttare appieno le occasioni che le venete hanno concesso loro, soprattutto nell’ultimo match in cui Conegliano non si è espressa sui suoi massimi livelli. Se in gara1 Infatti le “pantere” erano state impressionanti nella fase muro-difesa concedendo alla squadra di Gaspari solo qualche occasione dalla metà del secondo set, in gara 2 il confronto è stato decisamente più equilibrato con Piacenza che non ha sfruttato l’occasione del primo parziale con un parziale iniziale di 7-1 ed un setpoint non sfruttato; ma è in generale il chiaro equilibrio che si è avuto in tutti i parziali a far pensare che la serie tricolore possa essere allungata. Se Conegliano è parsa meno insuperabile a muro, la Nordmeccanica ha sprecato in attacco e nei momenti decisivi tutte le occasioni avuto nelle fasi cruciali dei set, sciupando puntualmente quanto di buono prodotto in ricezione ed in difesa.  Se a muro (7 a 7), battuta (1 a 1) le squadre si sono equiparate, Piacenza ha fatto meglio in seconda linea con 45% di positività contro il 27% dell’Imoco, con Marcon al 60% e Meijners al 45% che hanno sopravanzato Robinson (23%) e Vasilantonaki (30%); proprio la greca si è confermata l’elemento più abbordabile dello scacchiere giallo nero palesando imbarazzi nelle due fasi di gioco. Il rientro dell’americana Easy potrebbe però togliere a Piacenza questo vantaggio, permettendo a Conegliano un maggiore equilibrio nel cambio palla molto sbilanciato su Robinson (18 punti e 41%), martello implacabile in ogni scambio decisivo. Le ragazze di Gaspari dovranno assolutamente cercare e trovare maggiore efficienza al centro dove Bauer e Belien hanno finora deluso sia nei primi tempi che a muro dando più spazio alla positiva Melandri (7 punti in due set in gara 2) con una Ognjenovic non sempre lucida nella qualità del secondo tocco. Ma è in attacco dove Piacenza si gioca le residue chance-scudetto: se il trio di palla alta dell’Imoco con il rientro di Easy appare nel complesso più variegato e completo, Meijners e soprattutto Sorokaite hanno le qualità per poter combattere alla pari con le trevigiane, a patto però di minimizzare le imprecisioni sul contrattacco al fine di creare quei break che in un punteggio quasi sempre in bilico, possono essere determinanti per la conquista dei set. La Nordmeccanica ha dunque le carte in regola quantomeno per portare al sfida a gara4, Conegliano appare sulla carta e sul campo più attrezzata, ma la distanza con le bianco blu alla fine può essere nei dettagli.

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