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Bye bye Piacenza, bomber Cacia torna al Lecce per un milione e mezzo di euro

Secondo la Gazzetta dello Sport Daniele Cacia torna al Lecce per 1,5 milioni di euro. Si sono aperte le buste e il Piace perde il suo bomber

Come era ampiamente previsto e prevedibile, il cartellino del bomber Cacia è stato acquisito interamente dal Lecce all'apertura delle buste avvenuta alle ore 11 del 25 giugno, nella sede della Lega Calcio che hanno risolto le comproprietà non definite direttamente dalle Società interessate mediante trattative dirette. Può darsi che in altra situazione finanziaria, societaria, dirigenziale, spirituale, ecc, il simulacro della Società Piacenza Calcio avrebbe potuto fare un imponente sforzo economico e cercare di aggiudicare a proprio favore la proprietà di Cacia per poi monetizzare a proprio vantaggio la successiva cessione ad una squadra di serie A o B che risultano pretendenti per ottenere le prestazioni del goleador calabrese di nascita e piacentino di adozione.

Infatti, da Genova si parla con insistenza di un giro di centravanti che dovrebbe portare prima Cacia sponda Sampdoria e poi a Padova in cambio di Vantaggiato; a meno che il neo allenatore Di Francesco (ex Piace) del Lecce non voglia dare un'ennesima chance in serie A al nostro Daniele, benché a Lecce non abbia mai convinto nelle stagioni precedenti. Tutto ciò, però, di questi tempi rientra nel fantacalcio locale e quindi analizziamo i fatti odierni.

Innanzitutto, se la metà del cartellino il Lecce l'ha pagato 1 milione e mezzo di euro, significa che lo scorso anno il Piacenza ha avuto in squadra uno dei centravanti più quotati tra serie A e B perché 3 milioni di euro non è una cifra trascurabile quando si parla di trasferimenti di giocatori di squadre della cosiddetta 2° fascia. Di conseguenza, i 18 gol segnati giocando al vertice d'attacco di una squadra che spesso l'ha poco supportato, vanno ad ulteriore merito dell' ormai ex biancorosso ed accentua il rammarico riguardo l'esito finale del campionato, intrallazzi di Gervasoni & Co a parte, che ha visto retrocedere nel modo indegno che conosciamo una squadra in cui ha giocato uno dei capocannonieri della Serie B.

QUALCHE "CONTO IN TASCA" - Ricorda un po' la storia di Dario Hubner, il quale il primo anno di Piacenza condivise il titolo di capocannoniere con Trezeguet (e si cercava di spingere Trapattoni a convocarlo almeno una volta in Nazionale), mentre l'anno successivo, a dir la verità meno brillante, fu travolto insieme alla squadra dalla retrocessione. Comunque il pezzo pregiato (uno dei pochissimi della "nidiata" di De Falco) se ne è andato e, data la situazione a tutti i tifosi nota, facciamo un po' i conti in tasca alla Società dell'ancora presidente Garilli. Un milione e mezzo di euro per Cacia, più i 750 mila euro come "premio di consolazione" per le Società retrocesse, fanno la somma di 2.250.000 euro che permettono ampiamente l'iscrizione alla Lega Pro e anche di pagare gli stipendi arretrati come esige il regolamento federale.

Se a questa somma aggiungiamo il milione di euro che l'imprenditore Gatti ha ripetutamente assicurato di concedere, si va a 3.250.000 euro che riducono a 1.750.000 euro la cifra che serve, come minimo, per disputare un dignitoso campionato in Lega Pro (la cifra ideale sarebbe arrivare il più vicino possibile a 10 milioni di euro). Cioé il Piacenza Calcio attuale non è proprio in braghe di tela come ci vedevamo un paio di settimane or sono e poiché mancano 4 giorni all' iscrizione in Lega Pro, probabilmente, sìa per questi gretti calcoli che per altri movimenti di cui si ha sentore, un problema dovrebbe essere in via di sistemazione.

LE BUSTE - In ogni caso, all' apertura delle buste oggi se ne sono viste delle belle, due in particolre. La Sampdoria, che risulta molto meglio sistemata finanziariamente, almeno fin quando buona parte di noi farà benzina alle pompe del presidente Garrone, ha perso Mannini perché non ha presentato offerte, ma il Napoli che lo ha acquisito lo ha pagato 500 euro, cioé il minimo sindacale secondo i regolamenti. Il Bologna, viceversa, deve aver fatto compilare il foglio da inserire nelle buste ad un personaggio col tasso alcolemico elevato, perché costui ha compilato erroneamente il modulo e così il portiere Viviano è finito all' Inter, che probabilmente non lo aveva in programma, mentre il Bologna non ha portiere titolare, ma soprattutto la Roma, a cui i felsinei lo avevano promesso una volta acquisito il cartellino, si ritrova nuovamente col problema del portiere. Da utimo, il Piacenza ha risolto le seguenti comproprietà minori e maggiori: All'Inter tornano Mei e Tremolada, al Gavorrano Lanzano, al Piacenza rimangono Lussardi e Colombi, rinnovata la compartecipazione col Genoa per Bertoncini. Per Stocchi e Angarano (Inter) e Viola (Melfi) nessuna delle società compartecipi ha presentato offerte.

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