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E' il giorno della stracittadina. Storico derby in Lega Pro

Pro Piacenza e Piacenza si affrontano per la prima volta tra i professionisti

E’ il giorno della storica stracittadina di Lega Pro. Pro Piacenza e Piacenza si affrontano per la prima volta tra i professionisti in una sfida ancora recente, senza particolare tradizione e rivalità, ma comunque affascinante per uno scontro tra squadre della stessa città. Una sfida che si preannuncia equilibrata e non spettacolare tra due formazioni reduci entrambe da sconfitte ma in posizioni di classifica positive per le reciproche ambizioni. Tre precedenti tra le due squadre con due pareggi scialbi per 0-0 e una fondamentale vittoria del Pro Piacenza per 1-0 nel 2014 che si fatto aprì le porte della promozione in Lega Pro alla squadra allora allenata da Arnaldo Franzini. Fu curiosamente un ex come Stefano Franchi a segnare l’unica rete nei derby, match spesso caratterizzati da un gioco maschio e senza grosse occasioni da rete, probabilmente condizionati dalla tensione di  scontri fratricidi inediti ma comunque sentiti dall’ambiente. Due società spesso vicine all’incontro-scontro con due proprietà che più di una volta hanno tentato l’ammiccamento prima della definitiva rottura che ha raffreddato i rapporti. Tanti ex in campo per una confronto che dovrebbe animare il Garilli con un buon pubblico stimabile intorno alle 2500 unità con una stragrande maggioranza di tifosi biancorossi , circa 1750 , contro i poco più di 600 fedelissimi rossoneri; se sugli spalti sembra non esserci tenzone, diverso il discorso in campo dove sono tanti gli ex pronti a darsi battaglia: Silva, Cazzamalli, Barba, Castellana, Franchi, Matteassi oltre ai tecnici Franzini e Ferrari per il Piacenza; più sparuto il gruppo in rossonero di ex-biancorossi con Aspas e Bini oltre ad una buona rappresentanza dietro le scrivanie. Interessanti alcuni scontri diretti come quello in porta tra due ottimi estremi difensori come Fumagalli e Pelizzoli, a centrocampo tra Cavalli e Taugoudeau ed in attacco tra i bergamaschi Pesenti e Razzitti in un incontro che dovrebbe prevedere un Piacenza riversato nella metà campo dei rossoneri ed i ragazzi di Pea concentrati sulle ripartenze in contropiede. Sulla carta il pronostico pare segnato con i ragazzi di Franzini nettamente favoriti sia per la posizione in classifica che per l’organico, ma come sempre i derby nascondo insidie e soverchiano pronostici chiusi alla vigilia con il Pro che vuole tentare il clamoroso sgambetto con una vittoria di prestigio.

QUI PRO PIACENZA: brutta tegola per Fulvio Pea che deve rinunciare in extremis a Daniele Bazzoffia,  uno degli uomini più in forma e sostituito da Riccardo Musetti, all’esordio dal primo minuto. I rossoneri perdono di velocità in attacco ma aumentano il potenziale tecnico con il mancino ex Parma maggiormente abituato ad agire per via centrale. Altra grave assenza quella dello squalificato Bini per la cui sostituzione sono in contesa sia Calandra che Piana, con il primo leggermente favorito. Per il resto conferma del tridente di centrocampo con Cavalli, Pugliese e Rossini e dei terzini Cardin e Sane. Parole al miele in settimana per il Presidente Burzoni che ha elogiato la maggior forza del Piacenza, superiore secondo lui sia per forza di squadra che per ambiente. Mossa psicologica per caricare sull’altra sponda della città il peso psicologico dell’obbligo di vittoria?

QUI PIACENZA: dopo l’inattesa sconfitta contro la Giana (terza nelle ultime quattro giornate) la dirigenza è corsa ai ripari per non perdere il treno play-off  ingaggiando un portiere dal ricco passato come Ivan Pelizzoli. Probabile il suo debutto dall’inizio al posto di Miori. Dopo le difficoltà di domenica scorsa, Franzini proverà a cambiare qualcosa soprattutto a centrocampo dove si potrebbe passare, vista l’assenza di Saber, al 4-2-3-1 con Cazzamalli in linea con Taugoudeau ed il tridente composto da Titone-Barba-Franchi dietro a Razzitti. Per capitan Matteassi possibile la partenza dalla panchina cause la micro  fattura al piede che si trascina da parecchi giorni. In difesa rientra Silva mentre Di Cecco è in vantaggio su Sciacca come terzino destro in quanto l’ex bolognese garantisce più spinta offensiva in considerazione del fatto che il Pro gioca senza ali.

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