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Nasce Assigeco Piacenza. Torna il grande basket degli americani

Tempo di cambio di inquilini per il Palabanca: via la Nordmeccanica Piacenza che ha preso la direzione sud della via Emilia in direzione Modena, sempre dalla via Emilia ma da nord giunge l’Assigeco Casalpusterlengo

Tempo di cambio di inquilini per il Palabanca; via la Nordmeccanica Piacenza che ha preso la direzione sud della via Emilia in direzione Modena, sempre dalla via Emilia ma da nord giunge l’Assigeco Casalpusterlengo. Un arrivo, quello della franchigia lodigiana, per il quale si vociferava già da alcuni anni  (primo con la Morpho, poi con la Bakery) e concretizzatosi nelle ultime settimane grazie al matrimonio con il Piacenza Basket (marchiato in stagione Copre Elior Lpr) formazione militante in serie C. Piacenza ritrova dopo due sporadiche apparizioni il secondo più importante gradino del basket nazionale, quella Lega Due (oggi Serie A2) assaporata per la prima volta nel 2011 con la fugace apparizione dell’UCP culminata con un sorprendente sesto posto in classifica ed accesso ai play-off promozione. Era la squadra di Corbani in panchina e di giocatori del calibro di Anderson, Harrison, Amoroso, Voskuil e Passera, una formazione capace di far ammirare il grande basket a Piacenza confrontandosi alla pari con squadre come Reggio Emilia, Brindisi, Verona, Scafati e Bologna che hanno fatto la storia nella massima serie. Troppo fragile e breve l’avventura di Gianni Rispoli in Lega Due costretto a chiudere dopo solo una stagione  evidentemente troppo onerosa rispetto alle capacità di una città ancora troppo “acerba” per la grande pallacanestro. Cambio di palazzetto e di società per il secondo tentativo biancorosso: stavolta a ritentare l’avventura è la Pallacanestro Piacentina di Marco Beccari, la sua avventura nella A2Silver della scorsa stagione termina però con una inattesa retrocessione dopo che i roboanti arrivi di Zizic e Becirovic facevano presagire al grande salto di categoria; la Bakery termina ultima ed a poco serve il coraggio di Rombaldoni e compagni con Piacenza che riparte della serie B con un progetto di lunga scadenza resistendo alle sirene di facili ma onerosi ripescaggi. Ora e’ la nuova Assigeco Piacenza a tentare di consolidare il riva al Po le tradizioni del secondo sport nazionale. Ancora da definire e da capire nel dettaglio un progetto che dovrebbe portare nel medio periodo alla fusione dei settori giovanili di Piacenza e Casale con la prima squadra costretta ad  emigrare al Palabanca per l’inadeguatezza del Campus di Codogno. Resta soprattutto in sospeso quale delle due città potrà fregiarsi del titolo sportivo: sara’ ancora Casalpusterlengo a comparire negli score della Lega con i suoi tifosi costretti ad un mero trasferimento di pochi km oppure sarà Piacenza ad iscriversi per la terza volta e con tre società diverse nella seconda serie nazionale con buona pace del pubblico lodigiano che pensava e sperava in un mero cambio di sede e non certo di società? Quel che è certo che sa prossimo anno torneranno in città formazioni importanti come Siena, Trapani, Reggio Calabria, Biella e Roma; e con loro il grande basket degli americani.

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