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Piacenza calcio, la quiete dopo la tempesta

Nella 25esima giornata del campionato di serie B gli uomini di Pioli risorgono dalle ceneri di Livorno battendo 2-0 l’Ancona del bomber Mastronunzio. Un gol per tempo: a segno Ferraro e Olivi. Ottima prova di Passoni, anima e cuore dei biancorossi, già intergato negli schemi della nuova squadra

Si pensava che la retta via fosse smarrita. La era, desolatamente, dopo l’ignobile figura di Livorno. Ma il Piacenza diventa una fenice. E risorge. Vittima sacrificale un discreto Ancona - impalato con due reti chirurgiche - che nulla ha potuto contro la maggiore organizzazione e concretezza dei padroni di casa, per una volta, finalmente, sicuri e non pasticcioni. Come dire: il campionato è ancora duro e lungo, ma questi tre punti sono ossigeno in chiave salvezza. Oltre, ovviamente, a rinfrancare il morale della truppa.

La cronaca. Al Garilli c’è una giornata limpida, gelida ma illibata. Nel Piacenza ferito torna, dopo un’eternità, Olivi, che non solo giocherà un’intensa partita, ma segnerà anche il suo nome sul tabellino dei marcatori. Il tridente offensivo è schierato con il redivivo Graffiedi, affiancato da Guzman e Ferraro.

Proprio l’attaccante messinese è il più pimpante là davanti. Dopo lo splendido lancio in verticale di Guzman, al 5’ pt, un suo diagonale stretto rimbomba davanti alla porta anconetana. Il portiere Da Costa para sicuro. Risposta immediata degli uomini di Monaco: bel dribbling del gioiello Mastronunzio, finta di tiro appena fuori dall’area piccola, Iorio saltato, botta tremenda e palla appena sopra la traversa. Siamo al 10’ pt. Partita molto muscolare, equilibrata. Dopo 16 minuti punizione di Guzman, la sfera rimbalza davanti a Da Costa ma non crea problemi.

Cassano, dall’altra parte, è inoperoso. Ed esulta al gol: bel cross di Avogadri sulla destra, la traiettoria impedisce all’estremo difensore dorico di uscire sul secondo palo, piomba Ferraro che insacca di testa. 1-0 al 44’ pt.

La seconda frazione, per Guzman e compagni, comincia nel segno della sofferenza. L’Ancona spinge - per la verità senza troppa convinzione - e il Piacenza si chiude a riccio. Amministra, però, molto meglio di altre partite. E ne ha ben donde: al 30’ st altro cross, e altra inzuccata, stavolta di un ottimo Olivi. Tutto in tranquilla discesa fino al triplice fischio, senza finale thriller. Tre punti, ben tornati.


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