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Piacenza torna tra i grandi. Per l'Lpr un'impresa che vale l'Europa

Nemmeno la Ninfa Latina riesce opporre resistenza ad una Piacenza ormai imbattibile, il 3-0 finale che consegna il quinto posto finale all'Lpr è frutto ancora dell'ottima prova in attacco del duo Perrin-Ter Horst

Piacenza compie l'impresa, sarà Lpr a disputare la prossima Challenge Cup e a trasformare una stagione disastrosa nell'alba di un nuovo ciclo. L'Europa appena conquistata rappresenta infatti per la società del presidente Molinaroli una vetrina importante che può dare nuovo lustro ad una squadra che dopo due anni di sofferenze può finalmente tornare a sorridere. Nemmeno la Ninfa Latina riesce opporre resistenza ad una Piacenza ormai imbattibile, il 3-0 finale che consegna il quinto posto finale all'Lpr è frutto ancora dell'ottima prova in attacco del duo Perrin-Ter Horst (13 e 15 punti), arrivati a questo play-off in condizioni fisiche e tecniche davvero splendide e veri trascinatori della formazione di Giuliani, insieme ad un Luburic autore di 18 punti ed un invidiabile 67% in attacco. 

Piacenza ha spesso dato la sensazione, anche con punteggio quasi sempre equilibrato nei confronti dei pontini, di avere armi in più in particolare dai nove metri con battute (8 aces, 4 Luburic) che sovente hanno messo in imbarazzo il trio di ricezione laziale Romiti, Marruotti e Sket (solo 19 % di ricezione perfetta). Latina, che pure è sempre rimasta aggrappata ai parziali per almeno metà frazioni, non ha goduto della qualità offensiva dell'opposto Hirsch (poco servito con 11 punti ma un buon 52%) e dei centrali Yosifov e Rossi (11 punti in due), in difficoltà causa una ricezione raramente performante. Come detto Piacenza ha creato il solco vincente grazie ai servizi in particolare di Luburic, Ter Horst (1) e del sorprendente Cottarelli (1) palesando la conferma di condizione psico-fisica da far invidia. 

La sesta vittoria consecutiva issa i biancorossi a ridosso delle primissime del campionato, in quella posizione sognata alla vigilia del campionato ma in cui pochi speravano. Evidentemente le scelte estive, ricordiamo gioco forza frettolose e non ottimali causa il rischio di mancata iscrizione, non erano poi cosi sballate: la scelta di un allenatore quanto mai vincente come Giuliani, le scommesse come Perrin e Luburic nonché la conferma di alcuni giocatori come Ter Horst, Kohut e Papi alla lunga si sono rivelate valutazioni felici che hanno fatto nuovamente gioire i tifosi biancorossi. L'impresa odierna ricorda per molti aspetti quello di un altro play-off Challenge disputato a Belluno con Monti in panchina, anche allora Piacenza risalì la china di una stagione disgraziata passando dalla zona retrocessione alla qualificazione alla coppa Europea: da quella doppia vittoria su Roma e Belluno ripartì l'avventura dell'allora Copra Elior che in due stagioni vinse Coppa Italia, Coppa Challenge e sfiorò il tricolore. Ora la storia può ripartire. Piacenza torna tra i grandi.

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