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Sei giorni delle rose, altro cambio: tornano leader Marvulli e Marguet (ferri)

Cambia ancora padrone la maglia bianca «Siderpighi» di leader della quindicesima Sei Giorni delle Rose. Tornano a condurre gli svizzeri Marvulli e Tristan Marguet (Ferri), che già avevano indossato il simbolo del comando martedì

Cambia ancora padrone la maglia bianca «Siderpighi» di leader della quindicesima Sei Giorni delle Rose. Tornano infatti a condurre gli svizzeri Marvulli e Tristan Marguet (Ferri), che già avevano indossato il simbolo del comando al termine della tappa inaugurale di martedì. L'Americana di 100 chilometri, presentata come la prova spartiacque della manifestazione, non solo non ha dato verdetti definitivi, ma ha forse ingarbugliato ancor più le carte. Infatti, attualmente, le coppie a pieni giri sono ben sei: oltre ai leader Marvulli e Marguet, i cechi Milan Kadlec e Alois Kankovsky (Jachymov), quindi Krasnov-Zhurkin (Rosti), Hochmann-Hacecky (Acef), Irvine-Muntaner (Rossetti) e Lenzi-Alberio (Conad). Seguono altre undici formazione distanziate di una tornata e una sola coppia a due tornate, a dimostrazione dell'estremo equilibrio che regna nella Sei Giorni delle Rose 2012. 

Il programma della quarta serata serve subito il suo piatto forte, l'Americana di 254 giri, pari a 100 chilometri tondi tondi. In avvio, volate vincenti di Tomas Alberio (Conad) e Shane Achbold (Bft Burzoni), quindi David Muntaner e Marlyn Irvine (Rossetti) si lanciano in una lunga caccia che si concretizza a 193 giri dalla conclusione, portando in dote, oltre al giro guadagnato, anche un traguardo intermedio. Vanno poi a segno Tristan Marguet (Ferri), Alois Kankovsky (Jachymov), Nicolò Bonifazio (Fiorenzuola), Milan Kadlec (Jachymov) e ancora Tristan Marguet (Ferri). A meno di 100 tornate dal termine, un attacco di Hochmann-Hacesky (Acef) infiamma la competizione. Il gruppo si spacca in tre tronconi, si viaggia a velicità impressionanti; eppure, alla fine, la montagna partorisce il topolino, perché il plotone si ricompatta. Sono poi gli effervescenti Nicolò Bonifazio (Fiorenzuola) e Tomas Alberio (Conad) a piazzare spunti vincenti, mentre la tenace difesa del primato di Muntaner-Irvine è davvero straordinaria: lo spagnolo e l'irlandese sono sempre pronti a rintuzzare le sortire degli attaccanti, tra i quali si segnalano soprattutto i vivacissimi  Hochmann e Hacesky (Acef). E, dopo lo sprint di Kankovsky a 40 tornate dal termine, l'allungo di Shane Shane Achbold e Myon Simpson (Bft Burzoni) sembra quello decisivo.

Non è così: i neozelandesi mettono in carniere un traguardo, ma subito dopo vengono ripresi. C'è ancora il tempo per un ennesimo, disperato assalto degli indomabili Hochmann e Hacesky (Acef): è loro l'ultimo traguardo, ma il successo nella prova più prestigiosa della Sei Giorni va ai bravissimi David Muntaner e Marlyn Irvine (Rossetti). Kadlec-Kankovky (Jachymov), secondi, consolidano il primato in graduatoria generale. Terzi chiudono Bonifazio-Ciccone (Fiorenzuola). Chiusura con il Giro Lanciato, che saluta il ritorno alla vittoria di Marvulli e Marguet (Ferri), capaci di fermare il cronometro sul tempo di 21.442 (66,151 km/h), lasciandosi alle spalle Krasnov-Zhurkin (Rosti), con 21.657, e Alberio- Lenzi (Conad), con 32.860. Proprio grazie a questa affermazione, Marvulli e Marguet tornano a vestire la maglia bianca «Siderpighi», seguiti comunque a 11 punti dai sempre pericolosissimi Kadlec e Kankovky (Acef). Sul podio provvisorio anche i russi Krasnov e Zhurkin (Rosti), staccati di 45 punti.La serata ha visto anche l'avvio dell'International Track Woman e dell'International Track Young. Nella competizione femminile, dopo la prima giornata, guida la classifica la polacca Katarzyna Pawloska (Rossetti), mentre tra i giovani conduce  l'italiano Riccardo Minali (Fiorenzuola). In allegato una fotografia dei vincitori dell’americana di 100 Km Muntaner e Irwine (Rossetti Market), la fotografia della premiazione dei leader della generale Marvulli e Marguet e la Classifica Generale al termine della quarta serata di gara.

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