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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Serie C: rischio trasferte al sud per il prossimo Piacenza

Rischia di sfumare in parte la speranza del Piacenza Calcio di affrontare il prossimo anno una Serie C dal sapore di categoria superiore

Rischia di sfumare in parte la speranza del Piacenza Calcio di affrontare il prossimo anno una Serie C dal sapore di categoria superiore: Alessandria, Pavia, Como, Cremonese, Mantova, Reggiana, Parma, Modena, Padova; sono solo alcune delle trasferte e degli incroci che per tradizione, rivalità  bacino di utenza e distanza chilometrica  rappresentano per le tifoserie importanti ed attesi appuntamenti che fanno della futura terza serie una vera  e propria “B2”. Da venticinque anni non si assisteva ad una concentrazione di così alto livello di piazze storiche in quella che può essere ormai definita la ex-Lega Pro con la possibilità per le società di “ fare cassa” e di riempire stadi molto spesso desolatamente fatiscenti e semi – deserti e per le tifoserie di seguire la maggior parte delle trasferte con viaggi prevalenti di massimo 1-2 ore di auto. Allo studio del prossimo Consiglio Federale del 7 Giugno una serie di riforme che coinvolgono il format a 60 squadre, la trasmissione in streaming dei match e l’impiego dei giovani ma soprattutto una nuova ripartizione dei gironi non più meramente geografica ma ripartita su scala nazionale. Non più quindi raggruppamenti Nord-Centro-Sud ma una suddivisione delle squadre sulla carta più omogenea e distribuita sul territorio. In  linea teorica la ratio del provvedimento è quella di avere una serie C a carattere più nazionale e meno interregionale soprattutto in una stagione prossima dove vi sarà una concentrazione alta di paesi e città tra di loro limitrofi. Fin qui nulla di ineccepibile con l’idea di dare un maggior equilibrio tra i vari gironi non solo geografico ma anche tecnico, con raggruppamenti settentrionali caratterizzati da una maggiore tecnica e quelli centro-meridionali con aspetti più agonistici e caldi dal punto di vista ambientale. Nelle realtà il progetto pone i club nella condizioni di dover sostenere maggiori oneri di trasferta con i concreto rischio di lunghi viaggi in Puglia, Sicilia e Sardegna oltre a ridurre in maniera drastica ed evidente la possibilità per i tifosi di seguire la propria squadra con conseguente flessione degli introiti dai biglietti venduti. Immaginiamo piccole realtà come Bellinzago, Renate, Giana, Lumezzane e lo stesso Pro Piacenza dover affrontare trasferte a Siracusa, Messina, Catanzaro, Catania, Monopoli o Olbia con costi enormi per aerei, pranzi ed alberghi, quando invece allo stato attuale la maggior parte degli impegni fuori casa viene affrontato in giornata con il mero costo di un pullman. Su questi aspetti si dovrà ragionare e confrontarsi al fine di evitare di prendere decisioni che possano danneggiare in un colpo solo le finanze delle società e la possibilità per gli appassionati di seguire i propri giocatori.

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