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Supino ed Anastasio: le possibili giovani sorprese del nuovo Piacenza

Sono arrivati al Piacenza quasi inosservati all’ombra dei colpi di mercato Razzitti e Barba, Marco Supino ed Armando Anastasio promettono invece di essere tra le possibili liete sorprese delle prossima stagione

Sono arrivati al Piacenza quasi inosservati all’ombra dei colpi di mercato Razzitti e Barba, Marco Supino ed Armando Anastasio promettono invece di essere tra le possibili liete sorprese delle prossima stagione. Cresciuti nelle giovanili del Napoli i due giovani difensori partono come probabili rincalzi dei titolari, tuttavia se  riusciranno a confermare in parte le qualità mostrate nel settore giovanile degli azzurri partenopei, allora potranno diventare una lieta sorpresa per Franzini. Supino, di Mondragone classe 1996, è stato uno dei titolari inamovibili della primavera del Napoli allenata da Giampaolo Saurini con la quale ha disputato sia il Torneo di Viareggio che la Youth League attirando a sé le attenzione anche di Rafa Benitez che lo ha convocato più di una volta per gli allenamenti della prima squadra. Dopo essere conteso nella scorso calciomercato tra Lucchese e Padova per la sua prima stagione da professionista, alla fine è finito al Pontedera dove, tuttavia, mister Indiani gli ha riservato poco spazio con una sola presenza in campionato, al Piacenza arriva come gregario di Silva e Pergreffi (in attesa di Massoni), anche se infortuni e squalifiche gli daranno nel corso della stagioni quelle chance per mettersi in luce. Anastasio, anch’egli napoletano del 1996, e’ un giocatore polivalente capace di occupare sia il ruolo di terzino che di esterno di centrocampo; nato calcisticamente come mediano, e’ stato riscoperto dall’allenatore degli allievi del Napoli Ciro Muro come giocatore di fascia mancina forte fisicamente e con buone caratteristiche tecniche e di corsa. Nella sua carriera nelle giovanili partenopee è finto addirittura nelle mire di Liverpool e Queen’s Park Ranger con l’interesse dei manager Rodgers e Redknapp, prima che il Napoli lo vincolasse con un contratto da professionista girandolo successivamente in prestito in Lega Pro al Padova dove con Parlato e Pillon ha collezionato in totale 9 gettoni con 3 presenze da titolare. Sulla carta di giocherà il ruolo di terzino mancino con Castellana e Contini anche se la sua polivalenza potrebbe permettergli spazio anche come esterno di mediana.

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