Il 46enne accusato di aver avuto rapporti con una studentessa 15enne, e di aver tentato la stessa cosa con altre ragazzine, è stato scarcerato: per il gip non c'è più il pericolo di inquinamento delle prove
Parla una ragazza piacentina che, dall'età di 15 anni, aveva una relazione con l'insegnate arrestato dalla polizia per le relazioni morbose con le sue studentesse. La vicenda riguarda il Liceo Gioia: «Mi diceva che il nostro amore era unico»
Un operaio 40enne della Valtidone è stato denunciato dai carabinieri per violenza sessuale. Avrebbe palpeggiato e cercato di baciare una bambina di 10 anni amica di sua figlia che si trovava a casa sua per giocare
Condannato in tribunale a Piacenza il piacentino di 35 anni imputato per aver chiesto ad alcune minorenni di spogliarsi in video chat in cambio di ricariche telefoniche. Il pm nella requisitoria aveva chiesto 7 anni
Proseguono le indagini della squadra mobile sull'insegnante arrestato al Romganosi per le molestie alle sue studentesse minorenni. L'appello della madre della vittima e della polizia: «Se sapete qualcosa, allora parlate»
Ha 87 anni l'uomo denunciato dai carabinieri per violenza sessuale su minori. In maggio aveva adescato un 12enne all'oratorio di una parrocchia in Valtidone e lo aveva portato nella sua abitazione per molestarlo
Il sostituto procuratore Michela Versini, che ha coordinato le indagini, si è complimentata con gli agenti e con i genitori che hanno fatto denuncia. Il preside del Romagnosi: «Tante le lamentele»
In manette un 46enne che insegna in un istituto superiore della città. L'uomo proponeva gli incontri alle sue studentesse anche tramite Facebook. Tra le vittime anche una ragazzina di 14 anni
Il fatto è accaduto in un paese della provincia e sono in corso le indagini dei carabinieri di Piacenza. Il piccolo sta bene: era stato avvicinato nei pressi di un oratorio parrocchiale e portato in casa
C'è anche un impiegato di un ente pubblico di 55 anni residente a Piacenza tra gli arrestati nella maxi operazione anti pedofilia denominata "Thyphoon". L'indagine condotta dalla procura di Firenze era cominciata su segnalazione delle autorità austriache che avevano individuato due siti di condivisione di immagini diventati "luogo di ritrovo e di scambio"