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Agri Piacenza Latte, a Cortemaggiore il nuovo magazzino di stagionatura per il Bianco d'Italia

La nuova struttura che affiancherà quella già esistente per il Grana Padano Dop è di mille metri quadrati ed è in grado di ospitare 24mila forme. E' stata costruita secondo i più moderni criteri tecnici che consentono un controllo ottimale di tutti i parametri tra cui temperatura ed umidità

Inaugurato il nuovo magazzino di stagionatura di formaggi al caseificio del Consorzio Agri Piacenza Latte a Cortemaggiore. La nuova struttura che affiancherà quella già esistente per il Grana Padano Dop è di mille metri quadrati ed è in grado di ospitare 24mila forme. E' stata costruita secondo i più moderni criteri tecnici che consentono un controllo ottimale di tutti i parametri tra cui temperatura ed umidità. Al taglio del nastro anche il sindaco Gabriele Girometta. Le scalere, 16, sono tutte antisismiche ad elasticità controllata e possono ospitare ognuna venti forme in altezza e settanta  in lunghezza. Un nuovissimo robot provvede alla pulizia delle forme del Bianco d’Italia prodotte in altro caseificio con il latte dei soci. Fino a pochi mesi fa per la stagionatura erano in grana parte collocate presso altri caseifici della zona con evidenti difficoltà logistiche. Questo consentirà al Consorzio un controllo ottimale della stagionatura stessa ed un consistente risparmio per un formaggio che sta conoscendo un grande successo di mercato. Il Bianco d’Italia è fatto con il latte dei soci ed il marchio è aderente alla provenienza padana, oltre che piacentina, del prodotto. Per produrlo si utilizzano tutte le nuove tecnologie che consentono prodotti di ottima qualità, senza snaturarne l’essenza. E’ un formaggio duro prodotto con caglio non animale e con una tecnologia che priva il latte di ogni impurità; poi va in caldaia, con la medesima lavorazione del grana, ma con i batteri lattici che operano la trasformazione senza “antagonisti”. Il Grana Padano è senza lattosio grazie alla stagionatura, questo è anche senza lisozima e con nove mesi di stagionatura si è presto imposto come tra i migliori formaggi da tavola. Il presidente Marco Lucchini (dopo la benedizione della struttura da parte del parroco di Cortemaggiore) ha ricordato l’ormai lungo cammino del Consorzio, dalla fondazione nel 2000 «che ha messo insieme tutte e tre le organizzazioni professionali, un percorso compiuto con il direttore Roberto Arata, per tutelare il lavoro dei soci, sempre basato sul principio della mutualità. Una crescita che ha portato il Consorzio alla compravendita di 1.700.000 quintali di latte, con l’alternativa del collocamento grazie al caseificio che ora si arricchisce di questa nuova struttura per il Bianco d’Italia». Lucchini ha ricordato che l’Italia è sempre dipendente dall’estero per il latte e quindi «è bene produrlo, noi siamo bravi ed i costi più elevati non sono certo imputabili a noi». «Zootecnia - ha ricordato Lucchini - significa tutela dell’ambiente. In montagna prima c’erano moltissime stalle e caseifici, con la loro chiusura il territorio rischia il collasso, eppure non hanno mai voluto riconoscere il ruolo fondamentale degli imprenditori agricoli per la tutela dell’ambiente». Lucchini ha poi voluto ringraziare tutto lo staff di Agri Piacenza Latte, direttore Arata in primis,che sono stati gli artefici di questo fecondo cammino.

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