Si è difeso dicendo che stava aspettando un amico – all’una di notte e sotto un ciliegio – e di non essersi accorto di essere entrato in una proprietà privata. La spiegazione, però, non ha convinto il giudice che ha disposto la custodia cautelare in carcere per tentato furto aggravato in abitazione. Un albanese di 46 anni è stato arrestato la notte dell'8 lulgio a Fiorenzuola dai carabinieri. I militari del Nucleo Radiomobile erano intervenuti dopo la chiamata di una donna, la quale si era accorta che qualcuno stava forzando la sua porta di casa, una villetta in periferia. Quando i carabinieri sono arrivati hanno trovato l’uomo nascosto, appunto, sotto il ciliegio.

Portato in tribunale per la direttissima, l’albanese si è rifiutato di patteggiare perché a suo dire c’era un testimone che lo poteva scagionare. Il suo avvocato difensore, Nadia Fiorani, gli ha spiegato la situazione grazie a un interprete, ma non è riuscita a convincerlo.  Il legale ha anche cercato di telefonare al presunto testimone, ma il cellulare è rimasto muto. Il pm Antonio Rubino ha così chiesto la custodia cautelare in carcere per l’albanese senza fissa dimora. E così, lunedì prossimo, l’uomo dovrà affrontare il processo ordinario, senza lo sconto previsto dal patteggiamento.