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Chiude la biglietteria della stazione, Morganti: «La Regione non ha mosso una foglia»

Il sindaco Gandolfi in un incontro a Bologna con l'assessore ai Trasporti: «Il flusso di passeggeri aumenterà con l'apertura della scuola di fisioterapia, il completamento del nuovo ospedale e del polo riabilitato»

La biglietteria della stazione di Fiorenzuola verrà chiusa. Nonostante la politica piacentina, a partire dall’Amministrazione comunale, nei mesi scorsi abbia sollecitato più volte la Regione in merito al mantenimento del servizio nella stazione del capoluogo della Valdarda, da gennaio la biglietteria chiuderà i battenti.

romeo gandolfi centrodestra fiorenzuola-2La comunicazione è arrivata dal sindaco Romeo Gandolfi che nel pomeriggio del 5 dicembre è stato convocato a Bologna dall’assessore regionale ai Trasporti, Stefano Donini, e dai vertici di Trenitalia. Con lui c’erano anche il consigliere regionale Matteo Rancan e i sindaci di Borgotaro e di Casalecchio di Reno, due comuni emiliani che perderanno, come Fiorenzuola, un servizio fondamentale nelle stazioni. «Non ci sono possibilità alternative – spiega Gandolfi -. Più che a una riunione, quella di oggi assomigliava a un funerale per la nostra stazione. La biglietteria garantisce un presidio contro l'abbandono, a breve il flusso di passeggeri aumenterà con la prossima apertura della scuola di fisioterapia, il completamento del nuovo ospedale e del polo riabilitato che attirerà studenti e pazienti dalle province vicine». Gli Amministratori regionali e quelli di Trenitalia avrebbero  spiegato che «il servizio sarà garantito da un numero maggiore di erogatrici automatiche, magari da collocarsi anche presso l'ospedale e con convenzioni di vendita con le tabaccherie». Il primo cittadino, ha chiesto quindi l’apertura della biglietteria almeno nelle ore mattutine e l’installazione di un impianto di videosorveglianza. «A breve – conclude Gandolfi - si terrà un incontro con RFI per un eventuale cessione al Comune dell'ex alloggio del Capostazione al fine di consentirci di riqualificarlo. La lotta è appena iniziata».

«La Regione sollecitata più volte non ha mosso una foglia»

Foto Morganti-2Per l’assessore del Comune di Fiorenzuola, Massimiliano Morganti «sono caduti nel vuoto gli appelli formali dell’Amministrazione comunale e i numerosi atti di sindacato ispettivo del capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Tommaso Foti. A nulla è servito evidenziare il volume del bacino d’utenza e il valore storico della stazione». Morganti accusa poi il Governo Renzi per «l’accelerazione sulla privatizzazione progressiva del gruppo Ferrovie dello Stato». «Si incaricano manager apolidi – scrive in un post su Facbook - che calpestano i lavoratori, mortificano i territori ed ignorano l’interesse pubblico. La Regione Emilia-Romagna del resto, più volte sollecitata sul punto, non ha mosso una foglia. Non bisogna certo elucubrarci troppo su, se si pensa che anche la Regione è guidata da quel Partito Democratico che preferisce occuparsi di finanza e banche piuttosto che dei servizi pubblici».

Confermati i lavori di restyling

Chiude la biglietteria ma Rete Ferroviaria Italiana investe sulla stazione di Fiorenzuola. Come ilPiacenza aveva anticipato lo scorso settembre, nel 2018 prenderanno il via alcuni interventi di restyling. Verranno innalzati i due marciapiedi per facilitare l’accesso ai treni, in base allo standard europeo per i servizi metropolitani; si procederà alla ristrutturazione del sottopassaggio e all’installazione l’ascensore per consentire di raggiungere in sicurezza e senza difficoltà la seconda pensilina d’attesa. Infine è in programma il rinnovo dell’illuminazione.

Solo cinque anni fa la ristrutturazione della biglietteria e della sala d’attesa

Nel 2012 la stazione di Fiorenzuola vide importanti lavori di ristrutturazione e di ammodernamento della biglietteria e della sala d’attesa. Vennero effettuati interventi sulle facciate esterne della stazione, sul tetto, e su infissi esterni e pavimentazione del marciapiede lato piazza, rifatti interamente insieme all’impianto di illuminazione. Il costo dei lavori ammontava a circa 580mila euro.

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