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Fiorenzuola Today Fiorenzuola d'Arda / Piazza Fratelli Carlo E Giovanni Molinari

Festa di primavera a Fiorenzuola, gli alpini celebrano il loro 70esimo

La città invasa dalle penne nere della provincia per il 70° dell’Associazione. Foti: «Solo gli imbecilli li criticano. A 70 anni dalla nascita la gente li ama». Pisani: «Ripristinare il servizio militare obbligatorio»

Una giornata di festa e il grande abbraccio di Fiorenzuola agli Alpini. E’ stato uno dei momenti più toccanti della Festa di Primavera, dove le penne nere fiorenzuolane hanno celebrato il loro 70° di nascita. Il corteo, preceduto dalla Fanfara dell’Associazione nazionale alpini (sezione di Piacenza) ha aperto il corteo attraverso il centro della città. E mentre Foti ha definito «imbecilli» coloro che accusano gli alpini, Pisani ha affermato «che bisogna tornare alla leva obbligatoria». Ad accompagnare la sfilata il deputato Tommaso Foti e il senatore Pietro Pisani, accanto al vice sindaco Paola Pizzelli e al sindaco Romeo Gandolfi. Dal palco hanno parlato gli esponenti delle sezioni provinciali e il presidente di Fiorenzuola, Franco Meneghelli. In piazza schierate anche altre associazioni di Arma e combattentistiche. Uno degli speaker ufficiali delle adunate degli alpini, Manuel Principi, ha ricordato che «le vere feste degli alpini sono quelle nei piccoli paesi. Qui ci si trova tutti insieme, perché gli alpini sono l’esercito del popolo». Un esercito che ha combattuto il nemico, ma anche aiutato la popolazione nei momenti più drammatici facendosi onore «e salpiamo militare la prima medaglia d’oro, nella Grande Guerra, l’ha ricevuta un piacentino, il capitano Pietro Cella». In città sono sfilate tutte le componenti in cui gli alpini sono presenti: dalle sezioni (presenti anche Cuneo e Bassano del Grappa), al gruppo della Protezione civile.

«Ripristinare la leva obbligatoria - ha spiegato Pisani - perché oltre allo spirito di comunità è così che si realizza l’unità. La leva è prevista dal programma elettorale della Lega e avrebbe effetti benefici su sanità (prevenzione e cura precoce di eventuali malattie dei giovani) e difesa dello Stato. I costi sarebbe bassi perché si tratterebbe di un periodo di tempo breve, a livello regionale, e i ragazzi e le ragazze potrebbero essere utilizzati per aiuto alla popolazione in caso di calamità. Naturalmente non è nostra intenzione cancellare il Servizio civile». Lo ha detto il senatore leghista Pietro Pisani, intervenendo oggi all’adunata dell’Associazione Alpini a Fiorenzuola (Piacenza) nata 70 anni fa. «Inoltre, è importante ciò che è stato sottolineato oggi - continua - e cioè le garanzie democratiche che provengono da un esercito popolare». Pisani ha ricordato, infine, come di recente il Carroccio, alla Camera, abbia presentato un disegno di legge per istituire la Giornata nazionale degli alpini.

Secondo Foti, «è sempre bello vedere a 70 anni dalla nascita dell’associazione alpini, c’è ancora tanto amore verso quella associazione. Le polemiche contro gli alpini? Le fanno solo gli imbecilli». Al raduno hanno partecipato anche alcuni alpini in divisa storica della Prima guerra mondiale. Il gruppo - vestito con divise, armi ed equipaggiamento in parte d’epoca e in parte ricostruito - rievoca la 62ª compagnia del Battaglione Bassano.

70 anni degli alpini di Fiorenzuola ©Salvatori-Trespidi/IlPiacenza

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