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«Gli agenti della Polizia Locale sono i primi tutori dell'ordine, un plauso agli agenti di Fiorenzuola»

Ufficiali ed agenti della Polizia Locale di diversi comuni italiani si complimentano con i colleghi di Fiorenzuola per l’indagine che ha fatto luce su un adescamento di minori

«Siamo Ufficiali ed Agenti appartenenti alla Polizia Locale di diversi Comuni d'Italia che, uniti nel comune intento di vedere finalmente approvata la riforma della Polizia Locale, abbiamo costituito sui social network un gruppo denominato "IL FUORI CORO", un luogo d’incontro dove, le nostre voci, possono andare al di là, nel pieno rispetto della legge...  “Il FUORI CORO" nasce con la ferma volontà di diffondere una identità e promuovere un senso di appartenenza tra tutti i 60.000 operatori della Polizia Locale d'Italia, portando avanti iniziative intese proprio a rafforzare lo spirito di Corpo unitario.

Dall’articolo di cronaca del quotidiano on-line “Il Piacenza.it” del 17 Ottobre u.s.https://www.ilpiacenza.it/cronaca/a-13-anni-in-balia-di-uno-spacciatore-e-di-un-maniaco-feticista.html“ Fiorenzuola d'Arda. A 13 anni in balia di uno spacciatore e di un maniaco feticista.Un arresto per spaccio e una denuncia per adescamento di minori: questo il risultato dell'importante operazione condotta dalla sezione di Pg della Polizia municipale di Piacenza”, abbiamo appreso che:

“E’ stato grazie alla professionalità, e all’attenzione per una situazione assai delicata, da parte degli agenti della sezione di Pg della Polizia municipale di Piacenza che è stato possibile far luce su una serie di gravi situazioni e circostanze in cui erano coinvolte ormai da mesi delle ragazzine minorenni. Si tratta di piacentine di età comprese fra 13 e i 15 anni: gli agenti hanno scoperto che marinavano la scuola per andare a Fiorenzuola ad acquistare droga, e che erano anche state avvicinate da un maniaco feticista che le aveva convinte a farsi dare alcune foto a sfondo erotico. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Piacenza Ornella Chicca, in parte non è ancora conclusa, e se ne sta occupando anche la procura dei minori presso il tribunale di Bologna. Nel frattempo però lo spacciatore, un senegalese 21enne, è stato arrestato per spaccio con l’aggravante di aver venduto stupefacenti a minorenni, mentre il maniaco, un 39enne di Fiorenzuola, è stato denunciato per l’articolo 609 comma 11 del codice penale, ovvero adescamento di minori. Tutta l’indagine, che ha fatto venire a galla il mondo pericoloso e nascosto in cui queste giovanissime si muovevano ormai da mesi e che ha visto coinvolti anche altri minorenni a Fiorenzuola, è nata grazie alla segnalazione che alcuni genitori hanno fatto al comando della Municipale in via Rogerio, spiegando che avevano notato molte e ingiustificate assenze da scuola delle figlie adolescenti. Gli agenti, intuendo che probabilmente si trattava di qualcosa di pericoloso e importante, hanno quindi iniziato a pedinare le giovani, scoprendo che spesso non si presentavano a scuola ma prendevano il treno a Piacenza e arrivavano a Fiorenzuola. Qui incontravano il senegalese in un giardino pubblico: lo straniero vendeva loro fino a venti grammi di hascisc in dosi per volta (alcune anche sequestrate dalla municipale come riscontro dell’indagine). Lo straniero pochi giorni fa è finito in manette: gli agenti lo hanno arrestato per spaccio e ora si trova agli arresti domiciliari dopo che il giudice ha convalidato l’arresto. Il giovane, inoltre, era già noto alle forze dell’ordine per aver rapinato la fidanzata qualche tempo fa.

Ma ancor più inquietante è l’incontro che le ragazzine avevano fatto, documentato dagli agenti che le pedinavano in borghese e dalle intercettazioni telefoniche. Durante i loro frequenti spostamenti in treno da Piacenza a Fiorenzuola, infatti, avevano conosciuto un 39enne di Fiorenzuola, maniaco feticista, che le aveva convinte a lasciarsi fotografare i loro piedi in cambio di 5 euro per ogni foto oppure per un pacchetto di sigarette. La polizia municipale lo ha denunciato per adescamento di minorenni”.

VIGILI  SEMPRE
Grazie proprio a questo essere vigili in ogni senso che è stato possibile mettere la parola fine ad una situazione difficile ma che aveva tutte le prerogative per diventare drammatica. La ricca città di Piacenza ha fatto da proscenio ad una vicenda di spaccio di sostanze stupefacenti e di adescamento di minori. Fragili questi nostri ragazzi; adolescenti che pensano di essere già adulti in preda di adulti che sfruttano l'ingenuità che caratterizza, come accaduto a Piacenza, questi nostri ragazzini. Infatti, a parte la compravendita di stupefacenti, di per sé esecrabile, ciò che rende raccapricciante questo episodio di cronaca, è sapere che un maturo quarantenne adescasse con soldi e sigarette delle ragazzine in cambio di foto  a sfondo erotico. Fortunatamente i genitori di queste minorenni hanno allertato la Polizia Locale che senza por tempo al tempo, ha avviato indagini, effettuato appostamenti, pedinato ed intercettato conversazioni telefoniche. E con successo, visto l'epilogo della vicenda. Anche in questo caso, lo spazio per le riflessioni ed il dibattito, è ampio e peculiare. Anzitutto colpisce la fiducia riposta dalle famiglie nei confronti della Polizia Locale e poi naturalmente la celerità di intervento della stessa. La famiglia, come entità facente parte di un gruppo sociale è, e non potrebbe essere diversamente, parte integrante nel più ampio disegno che ha per obiettivo finale la sicurezza; perché la famiglia di Piacenza è una famiglia dell'Italia ed ognuna di queste ragazzine ci è figlia, sorella, nipote. Per questo dobbiamo fare leva sulle famiglie, sulla scuola, sulle associazioni di aggregazione giovanile che oltre che fare campagna informativa a tutto tondo, riconoscano nella Polizia Locale i primi tutori dell'ordine e la polizia di prossimità per eccellenza alla quale rivolgersi e sulla quale fare affidamento. Cosi si potranno contrastare situazioni a rischio, storie torbide e pericolose inclinazioni. I ragazzi della Locale piacentina hanno saputo dimostrare di cosa siano capaci, di quanto lavoro di pianificazione, strategia ed operatività comporti il nostro lavoro, spesso denigrato e non riconosciuto. Senza tutele, senza gratifiche di nessun tipo, esclusi da adeguate forme previdenziali ed esclusi da ogni inquadramento giuridico che ci riconosca il lavoro usurante, pericoloso ma fondamentale per la pubblica sicurezza, il decoro e l'ordine delle nostre città e sempre in attesa della Riforma della Polizia Locale che venga a mettere un po' di ordine nella categoria. Comunque al di là di ogni critica, lamentela od utopistica speranza, noi della Locale rimaniamo al nostro posto. Vigili, in tutti i sensi e come sempre e Piacenza lo dimostra. I complimenti per i colleghi sono doverosi come doveroso è augurare a queste ragazzine un'adolescenza senza droghe e senza adescatori che avvelenano soltanto le loro menti ed i loro cuori.

Con la presente, il Fuori Coro, vuole rappresentare il proprio compiacimento per l’eccellente operazione, Sig. Sindaco, Sig. Comandante, in merito a quanto sopra illustrato, vogliate estendere il nostro elogio e plauso a tutti i Vostri collaboratori, poliziotti locali, siamo orgogliosamente fieri di essere rappresentati dai colleghi del Comando della Polizia Locale di Fiorenzuola d’Arda».

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