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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La protesta a Castelvetro: «Se non aprite il confine, per noi è la fine»

Il territorio attende la riapertura del confine regionale con la Lombardia e la vicina Cremona. Quintavalla: «I nostri commercianti e imprenditori sono penalizzati, il bacino di Cremona per noi è fondamentale»

I confini tra il territorio di Castelvetro e Cremona sono chiusi da tre mesi. Il 3 giugno dovrebbe essere concessa dal Governo la riapertura dei trasferimenti tra le regioni italiane, ma si teme che la situazione lombarda (la più preoccupante per contagi e numeri) possa imporre un nuovo stop in entrata e uscita. A Castelvetro, comune piacentino di confine, si attende la riapertura. Sono stati affissi da alcuni commercianti degli striscioni per chiedere di porre fino al blocco, che dura da tanto tempo. «Se non aprite il confine, per noi è la fine. Condannati a chiudere», recitano gli striscioni. Condivide la protesta il sindaco di Castelvetro Luca Quintavalla. «Ancora una volta, a gran voce, chiediamo che vengano "riaperti i confini" e consentiti gli spostamenti tra Castelvetro e Cremona. Siamo a fianco dei nostri commercianti e dei nostri imprenditori che stanno soffrendo questa situazione troppo penalizzante per i paesi di confine di Regioni diverse. Esprimiamo la necessità di superare questo limite anche per le persone che abitano a pochi chilometri da propri famigliari o congiunti e non possono incontrarli ormai da troppo tempo. Per noi il bacino di Cremona, a livello economico, è fondamentale».

Castelvetro protesta-3

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