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Fiorenzuola Today Fiorenzuola d'Arda / Largo G.Gabrielli

«La Via Francigena come conoscenza di se stessi e di valorizzazione del territorio»

Se n'è parlato nella quarta Conviviale del Rotary Club Fiorenzuola d’Arda, organizzata presso l’Ex Macello

La via Francigena, ovvero lo storico cammino dei pellegrini la cui importanza è rimasta immutata nei secoli. Un cammino che "è soprattutto conoscenza di se stessi, crescita interiore, ma anche valorizzazione del territorio". Della via Francigena si è parlato nella quarta Conviviale del Rotary Club Fiorenzuola d’Arda, organizzata presso l’Ex Macello fiorenzuolano, un incontro al quale hanno preso parte quasi cento persone; oltre ai soci del sodalizio, erano infatti presenti diverse associazioni e realtà locali: l’Amministrazione, attraverso il sindaco Romeo Gandolfi, ha voluto sottolineare l’importanza di essere sempre al fianco delle iniziative territoriali. Con lui, per sostenere il progetto, anche la vicensindaco Paola Pizzelli e diversi membri del Consiglio Comunale. Presenti anche Alberto Rota, Presidente di Confindustria Piacenza e Nicolò Maserati e Francesca Chittolini, rispettivamente, Presidenti di Confesercenti di Piacenza e Parma.

Il Rotary Fiorenzuola- ha ribadito il presidente Francesco Timpano- ha voluto questa iniziativa per sostenere l’Ostello dei Pellegrini di Fiorenzuola d’Arda che, ogni anno, dà ospitalità a un migliaio di camminatori. Timpano ha evidenziato l’impegno di tutto il Club per la riuscita dell’iniziativa e, soprattutto, l’idea di utilizzare la rete dei Rotary diffusa in tutta Europa. La cifra raccolta a favore dell’Ostello, è stata resa possibile grazie ai prodotti tipici, messi a disposizione da sponsor locali come il Consorzio Co. Lat., il Salumificio La Coppa, le Cantine Valtidone e Casabella.

Alla serata presente il project manager Sami Tawfik per l’Associazione Europea delle Vie Francigene, promotrice di questo itinerario culturale che, partendo da Canterbury, arriva a Roma dopo aver attraversato Francia, Svizzera e ben 7 regioni italiane. I pellegrini che la percorrono stanno crescendo in modo esponenziale; sono 50.000 all’anno e puntano ad avvicinarsi ai numeri del Cammino di Santiago (100.000 annuali).L’obbiettivo dell’Associazione, che riunisce 155 Comuni toccati dal cammino- ha detto Tawfik- è quello di far diventare la Francigena Patrimonio dell’Umanità Unesco, proprio perché ha il merito di far conoscere l’Europa agli Europei. L’AEVF si basa, oltre che sul sostegno delle Amministrazioni, delle medie e piccole imprese e degli Istituti di Ricerca, sulla collaborazione di associazioni del territorio, come Fiorenzuola in Movimento, rappresentata nella serata da Andrea Tagliaferri e Daniela Ceresa. Si tratta di un gruppo di volontari con lo scopo di promuovere il proprio territorio con diversi progetti, rivolti anche ai più piccoli.

Don Gianni Vincini ha, invece, voluto sottolineare l’importanza di un cammino che è metafora del percorso della vita, evidenziando che anche San Fiorenzo, patrono di Fiorenzuola, visse questa dimensione di pellegrino. I rappresentanti Confesercenti di Parma e Piacenza, intervenuti grazie al socio Fausto Arzani, hanno presentato il loro progetto in occasione di Parma capitale della cultura. E’ stato il dott. Cantoni che ha parlato della collaborazione delle Confesercenti delle due Province per una ricerca sulla Via Francigena come via dei pellegrini, ma anche del commercio. Ci sarà, ad esempio, una mappatura dei punti di ristorazione sul cammino, partendo dall’antichità, grazie ai documenti degli Archivi di Stato delle due città.

La relazione cardine della serata è stata affidata ad Antonello Menne, avvocato e docente universitario, ma qui intervenuto come camminatore della Francigena, oltre che del Cammino di Santiago e di Gerusalemme. Il professore, autore del libro “Tanta Vita” (i cui proventi sono destinati all’Opera Cardinal Ferrari), ha voluto parlare della sua esperienza, sottolineandone soprattutto la dimensione personale di cammino, il cui obbiettivo deve essere quello di ascoltare e di ascoltarsi per ritornare ad apprezzare sapori e sensazioni dell’infanzia. Significativa la testimonianza di Menne secondo cui un pellegrino vive di incontri e, dunque, promuovere un cammino significa promuovere l’accoglienza.

La serata è stata allietata dai piatti magistralmente preparati dallo Chef Claudio Cesena della Locanda San Fiorenzo e dal suo staff.

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