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«Mantenere gli ospedali e ampliarli. No ai trasferimenti». I comitati in corteo

I comitati degli ospedali di Fiorenzuola, Villanova e Castelsangiovanni sono scesi in strada per dire "No!" allo svuotamento della sanità piacentina. Almeno un centinaio di persone hanno preso parte ad una manifestazione organizzata dal coordinamento dei comitati

I comitati degli ospedali di Fiorenzuola, Villanova e Castelsangiovanni sono scesi in strada per dire “No!” allo svuotamento della sanità piacentina. Almeno un centinaio di persone hanno preso parte ad una manifestazione organizzata dal coordinamento dei comitati nel pomeriggio di sabato 25 marzo a Fiorenzuola. «Siamo partiti da qui – ha detto Elisabetta Bolzoni, rappresentante dei comitati – per mettere in risalto lo stato attuale della situazione sanitaria dell’ospedale, un vero cratere. A un anno e un mese dalla posa della prima pietra non c’è ancora nulla. Quello che noi auspichiamo è che i servizi promessi nel 2014 ritornino nei nostri padiglioni».

I sindaci dovranno votare a breve in sede di conferenza socio sanitaria il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera piacentina, presentato da Ausl. Da qui l’appello alle Amministrazioni di Fiorenzuola, Villanova e Castello. «I sindaci di questi tre comuni – ha aggiunto Elena Rossini, consigliera comunale del Movimento 5 stelle - devono farsi promotori del voto contrario a questo piano che va a decurtare servizi in tutta la Valdarda».

In particolare i comitati hanno voluto protestare contro il trasferimento dell’unità spinale di Villanova all’ospedale unico della Valdarda. «Riteniamo che se si vuole veramente tutelare la salute dei pazienti di Villanova, l’ospedale andrebbe potenziato – ha detto il rappresentante dei comitati, Bruno Galvani -. Portare a Fiorenzuola paraplegici, in un posto senza spazi all’aria aperta e dove non è possibile praticare attività sportiva, vuole dire che la gente deve stare per mesi in un carcere».

Riorganizzazione sanitaria: la manifestazione dei comitati - Trespidi/ilPiacenza

A Galvani ha fatto eco il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Tommaso Foti: «Villanova può perdere l’ospedale ma sicuramente non lo guadagna Fiorenzuola: trasferire l’unità spinale in una struttura che sarebbe dovuta servire per ospitare altri servizi, vuol dire che questi servizi mancheranno del tutto».

Si è detto contrario alla realizzazione del polo riabilitativo a Fiorenzuola anche il consigliere comunale Nando Mainardi: «Questo è un segnale di un dissenso presente sul nostro territorio e più in generale in tutta la provincia rispetto al progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera. Stiamo andando incontro ad un indebolimento molto pesante che deve essere colto anche dalla Giunta comunale che in tutti questi mesi si è presentata con un programma, ha assunto quasi subito la linea dell’Amministrazione Compiani contro la quale proprio il centrodestra si è opposto in questi anni. Proprio il centrodestra deve assumere una posizione ben precisa su una questione importante: i sindaci vanno a ranghi sparsi in quanto c’è chi si dichiara a favore come il sindaco Romeo Gandolfi e chi no».

Hanno presenziato alla manifestazione, oltre a Foti, anche il sindaco di Lugagnano Jonthan Papamarenghi e il vicecoordinatore regionale di Forza Italia, Fabio Callori: «Una presenza doverosa, in coerenza a quello che è sempre stato fatto dai sindaci di centrodestra. Si approvò un accordo che doveva riportare a Fiorenzuola le stesse realtà presenti fino al 2013: oggi si ripresenta tutto un alto scenario». «Siamo qui per difendere la sanità piacentina – ha aggiunto Callori – che viene purtroppo distrutta in continuazione. Questi i punti fondamentali: mantenere le strutture già presenti, ampliandole, ma non vogliamo nessun trasferimento».

Il corteo si è snodato per le vie del centro storico, accompagnato dalla banda "La Noce di Noceto che ha suonato i brani del maestro Giuseppe Verdi fondatore dell’ospedale di Villanova.

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