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Venerdì, 19 Aprile 2024
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No(t)te Blue, piazza Molinari si riempie per il suggestivo concerto di Niccolò Fabi

Tantissimi i fans nelle prime file, tantissimi i flash dei telefonini e delle fotocamere per immortalare questo suggestivo concerto, reso ancor più magico dalla "quinta naturale" che Fiorenzuola può vantare: la Chiesa Collegiata

C'erano più di cinquecento persone in piazza molinari per assistere al concerto di Niccolò Fabi, che si è tenuto nei giorni scorsi.

Tantissimi i fans nelle prime file, tantissimi i flash dei telefonini e delle fotocamere per immortalare questo suggestivo concerto, reso ancor più magico dalla "quinta naturale" che Fiorenzuola può vantare: la Chiesa Collegiata.

Il live di Niccolò Fabi & Gnu Quartet a Fiorenzuola è stato uno spettacolo in cui la storia personale di Niccolò e la sua vita professionale sono state ripercorse in chiave fusion, con gli arrangiamenti originali ed eclettici del quartetto ligure, che per formazione e vocazione spazi dal jazz al rock al cantautorato folk.

Divenuto celebre al grande pubblico quando la sua “Capelli” vinse il Premio della Critica nelle Nuove Proposte al Festival di San Remo 1997, a cui poi è seguita la pubblicazione del suo disco d’esordio, “Il giardiniere”, Fabi già da tempo bazzicava l'ambiente musicale romano, e proprio grazie alle esibizioni dal vivo nei vari locali romani, ebbe modo di conoscere molti artisti con cui ha portato avanti collaborazioni importanti che arrivano fino ai nostri giorni, come quelle con Daniele Silvestri e Max Gazzé, ma anche Federico Zampaglione (Tiromancino) e Riccardo Sinigallia, autore di molti suoi brani.

Nel 1998 presenta, sempre a San Remo, “Lasciarsi un giorno a Roma”, che farà parte del secondo album, “Niccolò Fabi”, all’interno del quale si trovano anche “Vento d’estate”, in coppia con l'amico Max Gazzè e “Immobile” registrata assieme a Frankie HI-NRG. A questi due album seguirà “Sereno ad Ovest”, del 2000, sostenuto dal singolo “Se fossi Marco”. “La cura del tempo”, 2003, è un disco di svolta in cui emergono brani che sottolineano una vena compositiva sempre più sfaccettata e il processo graduale di distacco dalle melodie più pop. Il 2006 è l’anno di “Novo Mesto”, registrato nella omonima cittadina Slovena, che contiene “Costruire”,  diventato negli anni uno dei suoi brani più identificativi e più amati.

11800071_1637976039774111_5157756251725902854_n-3Ai successi musicali di Niccolò Fabi e alla sua carriera live, si affiancano diversi progetti benefici: nel 2007 realizza “Live in Sudan”, racconto di un viaggio e di un concerto di beneficenza effettuato nel paese africano. Nello stesso anno Fabi è ideatore e produttore del progetto Violenza 124, insieme a Mokadelic, Olivia Salvadori & Sandro Mussida, Boosta, Roberto Angelini, il GnuQuartet e la Artale Afro Percussion Band. Nel 2009 esce “Solo un uomo”, a cui è seguito un tour di oltre cinquanta date. Sempre nel 2009 realizza con l’ONG Medici con l’Africa CUAMM il documentario “Parole che fanno bene”, sulla loro attività sanitaria in Uganda, che verrà proiettato nelle facoltà universitarie delle città toccate dal lungo tour di Solo un uomo.

In seguito alla tremenda tragedia che lo ha toccato, la perdita della figlia Olivia, scomparsa a seguito di una forma acuta di meningite, Niccolò ha organizzato “Parole di Lulù”, un grande evento a cui hanno preso parte oltre cinquanta musicisti e circa ventimila persone: durante le dodici ore del concerto, attraverso offerte libere e l’acquisto di magliette, vengono raccolti i fondi a favore di Medici con l’Africa CUAMM per la costruzione del reparto pediatrico dell’ospedale di Chiulo in Angola. A settembre 2013 con Daniele Silvestri e Max Gazzè parte per un viaggio in Sud Sudan in collaborazione con Medici con l’Africa CUAMM (per consegnare i proventi di Parole di Lulù). Al ritorno dal viaggio i tre decidono di iniziare insieme un nuovo viaggio artistico che porterà alla realizzazione del brano scritto a sei mani “Life is Sweet”.

Dopo il tour europeo, che lo ha tenuto impegnato per quasi tutto il 2014, all'inizio di quest'anno Fabi decide di iniziare un nuovo piccolo viaggio che ha toccato alcuni tra i posti più significativi della musica indipendente italiana, quei piccoli locali, club, centri culturali che nonostante le difficoltà continuano ad investire sulla nuova musica e sulla cultura.

Un viaggio che l’ha portato a incontrare di nuovo personalmente le persone che lo seguono da sempre, ed è proprio in questa atmosfera di intimità, a stretto contatto con il pubblico di Piazza Molinari. Insieme a Niccolò Fabi, sul sagrato di San Fiorenzo, c'erano i quattro Gnu Quartet Stefano Cabrera al violoncello, Francesca Rapetti al flauto, Roberto Izzo al violino e Raffaele Rebaudengo alla viola. Il quartetto ligure nasce sotto la stella della P.F.M. al Teatro Nazionale di Milano, nel 2006. In quasi dieci anni di attività si sono susseguiti preziose collaborazioni, progetti originali e qinque album con brani inediti e rielaborazioni. Sono diversi gli artisti con cui ha collaborato lo “Gnu”, non solo Fabi ma anche Afterhours, Baustelle, Gino Paoli, Motel Connection, Simone Cristicchi, Dolcenera, dimostrando una grande capacità di muoversi in diversi ambienti e di intonarsi ai più disparati progetti musicali.

La Not(t)e Blue, frutto di una sinergia tra Fedro, il Comune di Fiorenzuola -Assessorato allo Sviluppo Economico e Marketing Urbano con il Vicesindaco Giuseppe Brusamonti ed il comitato dei commercianti Vetrine in Centro Storico con il progetto di marketing urbano “Affari in Centro”, ha portato in Valdarda grandi concerti, dai giovani Lou Tapage, con il loro folk occitano, alle leggende del combat folk italiano, i Modena City Ramblers, e poi ancora il cantautore dell'Alabama Grayson Capps, che si è esibito in duo con J. Sintoni

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