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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Presi con l'auto piena di attrezzi rubati, cugini confessano ma restano in carcere

I due cugini milanesi pluripregiudicati di 28 e 41 anni presi dai carabinieri a bordo di un'auto rubata piena di attrezzi edili a Fiorenzuola restano in carcere anche se hanno confessato i furti

Erano stati presi dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Fiorenzuola a bordo di un'auto piena di attrezzature edili tra Parma e Fidenza. I militari li avevano interecettati sulla tangenziale nel paese della Valdarda il 27 gennaio scorso e dopo un breve inseguimento li avevano bloccati contro il guard rail. Erano quindi finiti in carcere con l'accusa di ricettazione aggravata, nella vettura, una Ford Ka rubata nel Milanese, avevano trapani, aspiratori, martelli pneumatici e lucidatrici sottratte in diversi cantieri. Si tratta di due cugini milanesi pluripregiudicati di 28 e 41 anni che dopo la convalida del fermo avevano dichiarato di aver rubato gli oggetti trovati nella loro auto nella speranza di alleggerire la loro posizione: l'accusa era passata da ricettazione aggravata a furto pluriaggravato continuato. Il gip di Parma, dove per competenza è stato spostato il caso, ha deciso per il rinnovo della misura di custodia cautelare in carcere, per i due cugini, che speravano almeno nei domiciliari, è sfumata ogni speranza e sono rimasti dietro le sbarre. In particolare sul 41enne pendeva la "recidiva specifica e reiterata quinquennale", cioè l'aver commesso reati per 5 anni di fila. 

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