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«A Bobbio è ora di cambiare: più trasparenza, confronto, partecipazione e ascolto»

Il comitato terme e Valtrebbia: «L’Amministrazione prosegue e non si pone domande, ma è ora di cambiare atteggiamento»

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del Comitato Terme e val Trebbia in merito alla discussione del Consiglio comunale di Bobbio dei giorni scorsi, nella quale l’Amministrazione guidata dal vicesindaco Simona Innocente ha annunciato di voler proseguire la propria attività amministrativa.

«Partiamo dai fatti. Lo scorso 10 febbraio l’indagine sull’illegalità in Valtrebbia e Piacenza ha portato a 11 arresti tra sindaci, imprenditori, funzionari comunali e a decine di indagati. Ripetiamo la frase d’obbligo “aspettiamo che la magistratura faccia il suo lavoro”. Nell’attesa, le dimensioni dell’illegalità sono tali da porre domande a tutti i non indagati, cittadini ed amministratori. Come è potuto succedere, cosa è mancato. Ciascuno ne ha parlato con amici e conoscenti e la frase ricorrente è “sono tutti uguali”, “l’economia gira così”. L’illegalità non è una novità, è percepita negativamente, una patologia che divora persone e risorse, ammalora economia e relazioni, ma una patologia condivisa. Quali segnali non sono stati colti, cosa imparare, che comportamenti cambiare perché l’illegalità non sia condivisa. Tre arrestati sono sindaci: come rigenerare rapporti di fiducia tra cittadini ed amministratori. I non indagati e non rassegnati all’illegalità si chiedono che anticorpi attivare, che nodi e che reti di partecipazione e di controllo occorrano per un’economia sana. Non è segnale di salute che gli appalti vengano vinti per la stragrande maggioranza da società riconducibili alla stessa impresa, che si conferma asso pigliatutto. I consiglieri di maggioranza di Bobbio lo scorso 4 marzo han ritenuto sufficiente non esser indagati per non porsi - pubblicamente - domande utili a introdur cambiamenti. L’indagine sull’illegalità diffusa non li tocca personalmente, perciò non trovano motivi per ripensare la gestione pubblica. La Valtrebbia e Piacenza si interrogano su un’impresa pigliatutto e per il Consiglio comunale di Bobbio, che pur l’ha incrociata in tante delibere, non si accende nessun dubbio o domanda. Al contrario, i consiglieri alzano un muro di indignazione alla richiesta di dimissioni e avendo la maggioranza, assicurano invece che tutto andrà avanti come prima. Niente dimissioni, devono occuparsi dei progetti per il bene comune. Sul bene comune vien da pensare all’efficienza idrica, dato che siamo in siccità. A un piano di rigenerazione del suolo, per preservare il territorio dall’erosione e le produzioni agricole che resistono. L’efficientamento degli edifici pubblici, una illuminazione intelligente. Una banca dati, con mappatura delle disponibilità primo passo per nuovi insediamenti contro lo spopolamento. Un piano di miglioramento raccolta rifiuti per ridurre l’indifferenziato. Finire l’indagine sulle acque termali. Invece: bene comune a Bobbio è sinonimo di muri asfalto ed edilizia. Nel Consiglio comunale del 4 febbraio scorso circa la metà dei 25 milioni deliberati riguarda pavimentazione, asfalto, parcheggi e grandi opere edilizie. Quasi sette milioni per un polo scolastico con alloggi per studenti fuori sede, quando non c’è certezza di formare la prima classe dell’istituto superiore. Di che progetti si tratta. Chi li ha visti. I progetti sono stati annunciati e votati in Consiglio comunale, ma senza presentare i materiali, né sul sito del comune di Bobbio risultano pubblicati. I cittadini di Bobbio avranno a debito oltre un milione di euro per l’acquisto di un seminario del cui progetto di ristrutturazione non han visto una pagina. Non ritengono i consiglieri che ci sia da cambiare in fatto di trasparenza? L’Unione dei comuni Alta val Trebbia è in piena progettazione del Piano Urbanizzazione Generale, per ridefinire l’uso del territorio. Come intende l’amministrazione assicurare per la parte che compete Bobbio il proseguimento dei lavori sul Pug? A che punto è il piano? Quali sono le linee guida? Quale informazione pubblica è prevista a questo punto dei lavori? OsCo di Bobbio: qual è la situazione, cosa cambia nella sanità del territorio, dopo l’assegnazione dei fondi Pnrr ratificata lo scorso 1 marzo dalla Conferenza Socio Sanitaria in cui la sindaca facente funzione ha votato a favore? È ora di cambiare tra amministrati e amministratori: trasparenza, confronto pubblico, progetti partecipati, ascolto di tutti gli interessi e non solo di quelli economici. È quanto una pubblica amministrazione deve saper fare nel rispetto della popolazione che vuole rappresentare».

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