A cena con la scienza: il rapporto tra uomo, animale e cibo
“Uomo, animali, cibo" è stato l’ argomento del terzo incontro svoltosi a Castelnuovo Fogliani nel quadro delle iniziative a cena con la scienza promosso da Confagricoltura di Piacenza
“Uomo, animali, cibo" è stato l’ argomento del terzo incontro svoltosi a Castelnuovo Fogliani nel quadro delle iniziative a cena con la scienza promosso da Confagricoltura di Piacenza che si era interrotta negli ultimi anni, causa la pandemia, come ha evidenziato il già presidente Michele Lodigiani, a cui va il merito di aver ripreso la tradizione.
Proprio Michele Lodigiani, nel dare il benvenuto ai convenuti si è soffermato sulla etimologia di anima e come il suo termine esteso a "animale", dia un qualcosa di comune con loro, anche se, il suo significato appartiene alla nostra etica naturale, come delineato nella specie umana, da quando ha ripreso consapevolezza di se stessa e della responsabilità, della quale deve farsi carico. Nell’ affrontare il tema, don Mirko dalla Torre, presbitero della diocesi di Vittorio Veneto e responsabile per il Triveneto della pastorale dei circhi e degli spettacoli viaggianti ha messo subito in chiaro il rapporto uomo animale nel , creato, partendo dalla Bibbia, per vederne la presenza, nell’ arte,. nel lavoro di campi, nelle battaglie, nei giochi, negli anfiteatri.
I cosi detti animali parlanti, per la capacità di dire qualche parola, o le esibizioni di altri soggetti, insieme agli esemplari di fauna esotica, ne hano esaltato la confidenza con l’uomo nel circo, che nasce verso la metà del 700 ad opera degli inglesi Asteley e Huges, come ambito, ove gli animali, fanno divertire il pubblico e trovano protezione in un rapporto fra il soggetto che vive in cattività e l’ uomo, cui ne è affidata la custodia. Sede della vita del circo è il tendone o Chapiteau. La tradizione del Circo, dove gli animali sono parte attiva del divertimento degli spettatori si tramanda di generazione in generazione, mentre d’ altro canto, le più approfondite ricerche sulla vita e sulle esigenze dei protagonisti, spezzano una lancia nei confronti della necessità di metterli in libertà, precludendone la presenza nei giochi e spettacoli.
Come ha fatto rilevare don Mirko, le conoscenze del comportamento e della sensibilità dell’ animale, hanno creato una vera posizione "animalista" tanto da farne un elemento di discriminazione, assumendo posizioni scientificamente e umanamente lontane da quello che sono gli animali, a fianco dell’ uomo e nella vita dell’ uomo, sostenute, con più argomentazioni, che possono avere anche un valore, però tanto, da non confondere diritti degli animali e responsabilità dell’ uomo. La complessità degli argomenti trattati e la documentazione a sostegno della spiegazione sono state oggetto di una serie di domande, cui il relatore ha risposto con piena soddisfazione dei presenti attenti e interessati.